Bruxelles – Vanno incluse anche le aziende del web nella proposta legislativa per l’istituzione di un regime unico europeo di tassazione delle imprese. A chiederlo è l’Aula del Parlamento europeo, con il voto che intende operare una stretta contro i giganti di internet quali Google, Amazon e Facebook. A grande maggioranza (438 sì, 145 no, 69 astension) è stato approvato il progetto di direttiva per la base imponibile comune consolidata per l’imposta sulle società (noto con l’acronimo Ccctb), parte di una proposta più ampia che mira a creare un regime unico di tassazione delle imprese in Ue. L’Unione europea vuole in sostanza colmare i vuoti normativi che hanno permesso ad alcune società digitali e globali di ridurre drasticamente le proprie imposte, evitando di pagare le tasse dove generano i loro profitti.
Ora il Parlamento chiede di far pagare a questi imprese della rete laddove producono gli utili. Ciò sarebbe in parte possibile attraverso l’uso di indicatori che consentirebbero di identificare se un’impresa ha una “presenza digitale” all’interno di uno Stato membro, e deve quindi essere soggetta a tassazione in quel paeseLe richieste dell’Aula passano ora all’attenzione dei ministri economici degli Stati membri.