Bruxelles – Stimolare gli investimenti, per far crescere le imprese e potenziare il tessuto economico europeo garantendo la competitività di aziende e dell’Ue. La Commissione europea lancia il maxi programma di fondi per capitali di rischio, essenziali per permettere alle imprese di finanziarsi sul mercato soprattutto per piani industriali particolarmente delicati. “L’accesso al capitale di rischio per l’innovazione ha un ruolo chiave”, ricorda il commissario per gli investimenti, Jyrki Katainen, deciso a garantire agli imprenditori di tutta Europa “gli investimenti di cui hanno bisogno per innovare e trasformarsi in esempi di successo a livello mondiale”.
L’investimento in capitale di rischio (noto anche con l’espressione inglese di ‘venture capital’), è la partecipazione di operatori specializzati scelgono in attività di imprese considerate promettenti, solitamente in un’ottica di medio-lungo periodo. Le imprese non chiedono prestiti, emettono azioni od obbligazioni, che i privati acquistano. Così facendo le imprese incassano risorse utili al finanziamento delle proprie attività imprenditoriali. Il sistema però stenta a decollare: i fondi di capitale di rischio in Europa valgono un terzo di quelli degli Stati Uniti (56 milioni di euro, contro i 156 milioni di euro d’oltre oceano). La penuria di risorse e la difficoltà nel reperirle induce operatori europei a rivolgersi altrove. E’ il caso di Spotify, la nota impresa svedese di servizi audio-visivi streaming che è andata a cercare fortuna in America.
Ecco quindi VentureEU, l’ombrello di sei fondi che riceveranno il sostegno dell’Unione europea per investire nel mercato europeo dei capitali di rischio. Con una dotazione complessiva di 410 milioni di euro di fondo comunitari, gli speciali fondi di investimento intendono reperire fino a 2,1 miliardi di euro di investimenti pubblici e privati, che a loro volta dovrebbero generare circa 6,5 miliardi di euro di nuovi investimenti nelle imprese di nuova nascita (le cosiddette ‘start-up’, con fino a tre anni di anzianità) e nelle scale-up innovative (le piccole imprese con potenziale di espansione) in tutta Europa, raddoppiando così il totale dei capitali di rischio attualmente disponibili nel continente. Il commissario per l’Industria, Elzbieta Bienkowska, è sicura: l’iniziativa contribuirà a invertire la tendenza. “VentureEU aumenterà l’importo e la dimensione media dei fondi di capitale di rischio. Farà sì che le nostre start-up ad alto potenziale rimangano e crescano in Europa, sfruttando appieno il mercato unico”.
L’Ue mette sul piatto 67 milioni di risorse proprie del Fondo europeo per gli investimenti (Fei), EI, 200 milioni provenienti dal programma quadro per la ricerca (Horizon2020), 105 milioni dal programma Cosme per le piccole e medie imprese), e 105 milioni dal Fondo europeo per gli investimenti strategici (Feis) del piano Juncker. L’esecutivo stima che in tutta l’Ue fino a 1.500 imprese tra start-up e scale-up avranno accesso ai fondi. “Questa iniziativa non risolve certo tutti i problemi ma è un buon inizio”, sottolinea Katainen, consapevole che ci vorrà tempo per recuperare il ritardo accumulato. “Il mercato europeo è in fase di trasformazione e sviluppo rispetto la mercato di equity degli Stati Uniti”. La Commissione oggi presenta una primo tassello di un percorso più vasto. Bruxelles sta valutando la possibilità di istituire un’azione complementare di sviluppo per il capitale di rischio (Escalar) al fine di consentire ai fondi di capitale di rischio di aumentare la loro capacità d’investimento.