- L'Europa come non l'avete mai letta -
venerdì, 17 Ottobre 2025
No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
Eunews
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Digital
  • Green
  • Agricoltura
  • Altre sezioni
    • Agenda europea
    • Cultura
    • Sport
    • Postcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
  • Eventi
  • Newsletter
  • Invasione russa in Ucraina
  • Europee 2024
  • Fit for 55
  • Energia
  • Hge
  • Agrifood
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Digital
  • Green
  • Agricoltura
  • Altre sezioni
    • Agenda europea
    • Cultura
    • Sport
    • Postcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
No Result
View All Result
Eunews
No Result
View All Result

Home » Cronaca » Giustizia, Italia sempre in testa per le lungaggini: oltre 3 anni per concludere cause civili

Giustizia, Italia sempre in testa per le lungaggini: oltre 3 anni per concludere cause civili

Il tradizionale rapporto della Commissione europea certifica una volta di più i problemi tradizionale del Paese. Jourova: "C'è molto spazio per migliorare, in diversi ambiti"

Redazione</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/eunewsit" target="_blank">eunewsit</a> di Redazione eunewsit
28 Maggio 2018
in Cronaca

Bruxelles – In Italia c’è ancora molto da fare sul fronte della giustizia. I dati della Commissione europea lo certificano una volta di più. Gli indici che permettono il giudizio e la la classificazione dei sistema giurisdizionale degli Stati membri conferma i mali cronici di cui soffre il Paese, che resta ai primi posti per lungaggini in ogni grado di giudizio.

In ambito civile e penale è un vero e proprio inferno. Oltre un anno per una sentenza di primo grado (500 giorni), più di due anni e mezzo per una in secondo grado (1.000 giorni), più di tre anni e mezzo per sentenze in terzo grado (oltre 1.400 giorni). I tempi di attesa sono questi, il che fa dell’Italia il secondo Paese più lento dell’Ue per pronunciamenti di prima e seconda istanza (dietro la Grecia), e primo per quelli di ultima istanza.

Dal 2014 al 2016 le cose sono cambiate, ma non in modo eclatante. Ci vuole un po’ meno tempo per avere decisioni di primo grado, ma nell’ordine di una decina di giorni. “Ci sono alcuni segnali di miglioramenti, sopratutto nell’efficienza della giustizia, ma certo i miglioramenti sono lenti”, sottolinea la commissaria per la Giustizia, Vera Jourova.

Quello della Commissione europea è un esercizio che si ripete ogni anno. La classifica della qualità dei sistemi di giustizia degli Stati membri è un appuntamento costante con cui “incoraggiamo e diamo esempi di buone riforme della giustizia”, ripete la commissaria. Di indicazioni, per l’Italia, ne arrivano diverse, e si aggiungono alle raccomandazioni specifiche per Paese già pubblicate la scorsa settimana in cui si chiede di ridurre i tempi dei processi. Un altro esempio di questo problema è rappresentato dai casi relativi al riciclaggio di denaro: per avere una decisione di prima istanza occorre attendere quasi due anni (poco più di 700 giorni). Solo la Lettonia ci mette di più.

“Il problema dei tempi della giustizia non riguarda solo l’Italia, dove comunque restano tra i più elevati”, continua Jourova, convinta che nella Penisola “c’è molto spazio per migliorare, in diversi ambiti”. Uno di questi è la fiducia, la quarta più bassa tra i cittadini e la terza più bassa d’Europa tra le imprese. Nel 2018 solo il 23% dei rappresentanti delle aziende è dell’idea che gli organismi giudicanti abbiano piena indipendenza (-8% rispetto al 2017), mentre solo tre italiani su dieci (32%) non vedono ingerente esterne (dato invariato rispetto al 2017). Non un buon segno, perché, ricorda Jourova, “non c’è Stato di diritto senza elevate norme in materia di indipendenza giudiziaria”.

Tags: commissione europeafiduciagiustiziagiustizia civileimpreseitaliapmiriforma della giustiziatempi dei processiUeVera Jourova

Eunews Newsletter

Ti potrebbe piacere anche

Aerei Saab [foto: imagoeconomica]
Politica

L’Europa aumenta la spesa per la difesa, ma si affida all’estero

19 Novembre 2024
germania
Politica

Immigrazione, Johansson avverte la Germania: “Pronti a procedura d’infrazione, se necessario”

18 Novembre 2024
Cronaca

Resistenza agli antibiotici, Kyriakides invita alla cultura dell’uso responsabile

15 Novembre 2024
[foto: imagoeconomica]
Economia

Meno crescita e più debito, l’Ue mette l’Italia sotto i riflettori e chiede riforme

15 Novembre 2024
Crescita [foto: imagoeconomica]
Economia

Ue ed eurozona, crescita lenta e graduale. Ma pesa l’effetto Trump

15 Novembre 2024
Notizie In Breve

Una protezione civile europea con personale militare per rispondere alle emergenze

14 Novembre 2024
Made with Flourish

Il Rapporto Draghi in italiano

di Redazione eunewsit
9 Settembre 2024
CondividiTweetCondividiSendCondividiSend

Secondo articolo

di IT Withub
20 Dicembre 2024

Riassunto secondo articolo

Banane brandizzate Chiquita. Credit:   Justin Tallis / AFP

Quello che capita

di Redazione eunewsit
16 Dicembre 2024

kjashasaskdlasmnc ddddddddd

Credit: Tiziana FABI / AFP

Prova Programma 2

di Redazione eunewsit
12 Dicembre 2024

vfdvddfvdfvdvd

Borrell

Prova programma

di Redazione eunewsit
12 Dicembre 2024

cdfjlkdsjlkfjlfjkldfs

  • Chi siamo
  • Eventi
  • Contatti
  • L’Editoriale
  • 7 racconti di Diego Marani
  • Privacy Policy
  • Cookie policy

Eunews è una testata giornalistica registrata - Registro Stampa del Tribunale di Torino n° 27

Copyright © 2023 - WITHUB S.p.a., Via Rubens 19 - 20148 Milano
Partita IVA: 10067080969 - Numero di registrazione al ROC n.30628
Capitale sociale interamente versato 50.000,00€

No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Digital
  • Green Economy
  • Agricoltura
  • Agenda europea
  • Cultura
  • Sport
  • Editoriali
  • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata

No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Digital
  • Green Economy
  • Agricoltura
  • Agenda europea
  • Cultura
  • Sport
  • Editoriali
  • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata

This site is registered on wpml.org as a development site. Switch to a production site key to remove this banner.

Attenzione