Bruxelles – Raddoppio delle risorse, triplicazione dellle adesioni di studenti e tirocinanti. E poi nuovi programmi per l’apprendimento di competenze in ambito di energie rinnovabili, cambiamenti climatici, intelligenza artificiale. La Commissione europea ripensa Erasmus+, il programma per la mobilità studentesca e formativa, con un rilancio in grande stile. Per il ciclo di bilancio 2021-2027, Bruxelles propone di portare a 30 miliardi di euro le dotazioni per il ‘brand’ più noto dell’Ue (contro i 14,7 miliardi dell’attuale settennio di bilancio). In questo modo potrebbero beneficiare delle borse fino a 12 milioni di persone (contro i quattro milioni che hanno studiato all’estero dal 2014 a oggi).
Si tratta di proposte riferite a un progetto di bilancio ancora tutto da discutere tra gli Stati membri. L’esecutivo comunitario ragiona sulla base del ‘suo’ scenario, quello di un bilancio comunitario come quello presentato a inizio mese e su cui gli Stati membri sono ancora ben lontani da una decisione. Il team Juncker ha chiesto 1.246 miliardi di euro di pagamenti (le risorse realmente in cassa) e 1.279 miliardi di euro di impegni (quanto si prevede si possa spendere), ed è in questo contesto che si immaginano le risorse per Erasmus+. Tutto da vedere. La Commissione non aspetta e va avanti.
“Dobbiamo essere coraggiosi”, sintetizza Tibor Navracsics, commissario per la Cultura e l’istruzione. “Questo programma sosterrà la nostra grande ambizione di offrire maggiori opportunità ai giovani, di costruire uno spazio europeo dell’istruzione e di rafforzare l’identità europea”. Da qui l’invito a Consiglio e Parlamento europeo – che dovranno pronunciarsi sulla proposta – a “sostenerci e a garantirci la possibilità di costruire un futuro migliore per i nostri cittadini”.
La nuova versione di Erasmus+ intende soddisfare diversi obiettivi. Uno è quello partecipativo. Tra i 12 milioni di europei che l’Ue intende coinvolgere ci sono alunni delle scuole, gli studenti dell’istruzione superiore, i tirocinanti, gli insegnanti, gli animatori socio-educativi, gli allenatori sportivi e anche personale dell’istruzione e della formazione professionale, incluso quello responsabile per l’istruzione degli adulti. Ancora, si intende agevolare la partecipazione di cittadini di tutte le fasce di reddito. In tal senso il nuovo programma agevolerà la partecipazione delle persone provenienti da contesti svantaggiati.
L’Erasmus del futuro non potrà non guardare ai nuovi scenari. In tal senso nel prossimo settennio si intende “promuovere in modo mirato i campi di studio orientati al futuro”. Vuol dire un rafforzamento del programma verso campi di studio quali le energie rinnovabili, i cambiamenti climatici, l’ingegneria ambientale, l’intelligenza artificiale o la progettazione.