Bruxelles – Anche il partito Verde europeo ha i suoi candidati alla presidenza della Commissione Ue. E’ il primo partito a chiudere la procedura di pre-selezione, con tutti gli aspiranti all’incarico di spitzenkandidaten in pista. Essendo il partito dei verdi per scelta un partito a parità di genere, i candidati sono 4, due uomini e due donne.
Alle elezioni europee del 2019 il partito Verde sarà dunque guidato da due (una donna e un uomo) leader tra Petra De Sutter, senatrice, nominata da Groen, Belgio; Bas Eickhout, eurodeputato, nominato da GroenLinks, Paesi Bassi; Ska Keller, eurodeputata, nominato da Bündnis 90 / Die Grünen, Germania, già candidata nel 2014; e Atanas Schmidt, nominato da Zelena Partija, Bulgaria. Se si fa osservare ai dirigenti verdi che due candidati di un solo partito sono troppi, per un posto solo di presidente della Commissione, la risposta è che la scelta è politica e simbolica, “magari ci fosse davvero il problema di scegliere tra due verdi quello che andrà al Berlaymont!”.
Commentando la notizia, i co-presidenti del Partito verde europeo Monica Frassoni e Reinhard Bütikofer fanno gli auguri “ad ogni candidato” a queste elezioni “cruciali per il futuro della nostra unione”.
I quattro dovranno raccogliere il sostegno di almeno altre 5 partiti membri del Partito verde europeo entro il 28 settembre per poter procedere alla fase successiva.
I delegati del Partito verde europeo in tutta Europa eleggeranno i due candidati principali al prossimo Consiglio tra il 23 e il 25 novembre a Berlino, in linea con la tradizione di schierare due leader.