Bruxelles – La “manovra del popolo”, per il vice presidente della Commissione europea Jyrki Katainen, è pericolosa. Ne parla in modo preoccupato il “falco” finlandese, sottolineando la possibilità del “rischio di contagio in Europa”, e di altrettanti danni che “sarebbero subiti anche dal popolo italiano”.
Katainen non è affatto positivo riguardo alla situazione dell’Italia sui mercati finanziari, definita come “molto fragile”. La Commissione europea, sottolinea con gravità, deve essere necessariamente pragmatica, perché “nessuno vuole tornare a un’instabilità dei mercati” e per evitarlo è necessario che l’Italia dimostri “responsabilità”. A suo avviso, “nessuno vuole nuove turbolenze economiche o una nuova instabilità sui mercati”, e per quanto riguarda l’Italia “non è troppo tardi per rivedere le scelte del governo e per mantenere la stabilità”.
Sul tema è intervenuto anche il commissario Pierre Moscovici, da Bali, dove partecipa alla assemblea annuale del Fondo Monetario internazionale. Il francese, parlando con dei giornalisti italiani, ha sottolineato che “le regole europee non sono state scritte da burocrati o da pazzi, ma dai governi anche nell’interesse dell’Italia, e hanno dimostrato di essere solide perché hanno generato la ripresa anche in Italia”.
“Se guardate alla performance dell’Eurozona, la media del Pil è del 2%, il deficit è sceso in media dell’1% e il debito pubblico e’ diminuito dal 94% all’84%”, ha aggiunto Moscovici, rivendicando che “stiamo creando posti di lavoro come mai accaduto in passato. Questa non è austerità, ma il sentiero, in cui la Commissione ha consentito la flessibilità, in particolare all’Italia, per consolidare la crescita e creare posti di lavoro”.