Bruxelles – Timide buone notizie per le forze europeiste del Parlamento europeo. Sovranisti ed euroscettici perdono qualcosina. Può voler dire poco o niente, visto che al voto si andrà a maggio. Ma se si votasse questo fine settimana, conservatori (ECR), eurocritici (EFDD), sovranisti (ENF) e non iscritti raccoglierebbero in totale 152 seggi, 11 in meno rispetto alle intenzioni di voto rilevate in Europa due settimane fa.
E’ questo il risultato della seconda proiezione della composizione della prossima Aula secondo le intenzioni di voto raccolte nei 27 ed elaborate in un quadro unitario dal Parlamento europeo. L’esercizio che accompagnerà gli europei al voto fino al momento delle elezioni (23-26 maggio) vede un calo dei popolari europei (PPE, da 183 a 181 seggi), un tenuta di socialdemocratici (S&D, 135 seggi), liberali (ALDE, 75 seggi) e un aumento di apprezzamento per i Verdi (49 parlamentari, + 4 rispetto a due settimane fa).
Ma soprattutto cresce il gruppo ‘altri’ nel quale sono inserite le forze attualmente non presenti nell’Eurocamera. E’ il gruppo dove viene conteggiato il partito del presidente francese Emmanuel Macron, la République en marche! Quest’ultimo può entrare a far parte dell’ALDE, e allora la prossima legislatura rischia di vedere i liberali più protagonisti che mai, visto che PPE e S&D non hanno i numeri per controllare l’Aula da soli, come fatto finora.
In Italia continua la galoppata della Lega, sempre più primo partito con il 33,3% (+0,9%), davanti al Movimento 5 Stelle (24,3%, in calo dell’1,4%). Il partito di Matteo Salvini guadagnerebbe un deputato, arrivando a 28 eletti, a scapito del Movimento di Luigi Di Maio, che invece perderebbe un eletto, passando da 22 a 21 parlamentari.
Cala pure il consenso del PD. Nel giro di due settimane scende dal 17,3% al 16,%, e questo si traduce nella perdita di un parlamentare. La truppa democratica si ridurrebbe così a 14 deputati se si votasse questa domenica. Guadagnerebbe un deputato Forza Italia, passando da 7 a 8 eletti. Stabile Fratelli d’Italia al 4,4%, che vorrebbe dire 4 seggi.