Bruxelles – Viaggiare da Roma a Pechino, o da Amsterdam a Shanghai adesso sarà meno difficile. La Cina liberalizza il settore dell’aviazione civile, e apre cieli e aeroporti nazionali alle compagnie aeree dell’Unione europea. Un cambiamento epocale, frutto di uno dei due accordi in materia firmati dai rappresentanti di UE e PRC.
Unione europea e Repubblica popolare cinese si erano impegnati a raggiungere un accordo sui trasporti aerei in occasione dell’ultimo summit biletarale, e il risultato è la firma dell’accordo orizzontale e dell’accordo per la sicurezza dell’aviazione civile (Basa).
Il primo di questi accordi rivoluzione il mercato del trasporto aereo. Tutte le compagnie aeree dell’UE potranno volare in Cina da qualsiasi Stato membro con un accordo bilaterale con Pechino sui servizi aerei. Spariscono dunque i tetti e le limitazioni imposte finora dall’esecutivo asiatico. Fino ad oggi solo le compagnie aeree possedute e controllate da un determinato Stato membro potevano volare tra lo Stato membro e la Cina. La conclusione di un accordo orizzontale renderà quindi conformi al diritto comunitario agli accordi bilaterali sui servizi aerei tra repubblica popolare cinese e Stati membri dell’UE, aprendo il mercato agli operatori.
L’accordo bilaterale BASA per la sicurezza dell’aviazione civile mira invece a rimuovere gli ostacoli al commercio di aeromobili e prodotti collegati, come componenti e apparecchiature. In pratica si eliminano barriere burocratiche esistenti per i prodotti aeronautici da parte delle autorità dell’aviazione civile. Meno documenti, meno certificati, meno tecnicalità vuol dire meno costi per il settore dell’aviazione, senza rinunciare ad elevati standard di sicurezza dell’aviazione civile e compatibilità ambientale.
“In mondo sempre più instabile, la partnership europea con la Cina è più importante che mai”, ragiona un soddisfatto Jean-Claude Juncker. Per il presidente della Commissione europea, quelli appena firmati rappresentano “un primo grande passo” verso un mondo “più sicuro, più forte e più sicuro”, dato che gli accordi sottoscritti “creeranno posti di lavoro, stimoleranno la crescita e avvicineranno i nostri continenti e popoli”. L’obiettivo è dunque quello di “continuare su questa strada di cooperazione”, soprattutto in un momento in cui Pechino ha smesso di guardare agli Stati Uniti.
La firma degli accordi sull’aviazione civile tra Cina e Unione europea arriva a pochi giorni di distanza dallo stop delle commesse cinesi di Boeing, gli aeromobili di produzione statunitense. E’ questa una risposta di Pechino alle misure protezionistiche imposte dall’amministrazione Trump ai prodotti cinesi.