Bruxelles – Il Parlamento europeo la sua battaglia l’ha vinta, e Antonio Tajani, in veste di presidente dell’istituzione UE, può portare a casa questo risultato, che comprensibilmente rivendica. “Mark Zuckerberg ha rispetto il suo impegno. Ha fermato le fake news” durante il periodo della campagna elettorale per le elezioni europee “e lo ringraziamo per questo”.
Era stato Tajani in persona a convocare a Bruxelles il fondatore e amministratore delegato di Facebook, dopo lo scandalo Cambridge Analytica sull’accesso e l’utilizzo non autorizzato dei dati degli utenti del social network. Si temeva che la creatura di Zuckerberg potesse diventare uno strumento per manipolare le elezioni. Zuckerberg non era tenuto a comparire davanti al Parlamento europeo, ma ha preferito lo stesso venire a Bruxelles. In quell’occasione sono stati presi impegni anche in previsione delle elezioni europee di quest’anno.
“C’è stato un problema con le fake news”, riconosce Tajani dopo l’incontro con i capi di Stato e di governo dell’UE convocato per discutere i risultati elettorali. “Sappiamo che c’erano notizie false provenienti da 15 Stati extra-europei, e abbiamo adottato le misure necessarie per evitare di influenzare il voto” in occasione delle elezioni europee. Un risultato reso possibile anche dal commissario per l’Economia digitale, Mariya Gabriel, e dal suo “lavoro straordinario” che Tajani riconosce per cui la ringrazia.
A un mese dalle elezioni era già stato riconosciuto che i giganti del web, incluso Facebook, avevano compiuto progressi sensibili nella lotta alla disinformazione on-line. Adesso il presidente uscente del Parlamento europeo assicura che Zuckerberg è stato di parola, e ha tenuto fede ai suoi impegni. Una buona notizia.