Bruxelles – Il tavolo Brexit sul fronte UE per il nuovo premier britannico è servito, ed è a menu fisso, in pratica si può solo scegliere il tipo di acqua: l’Accordo siglato lo scorso anno da Theresa May con l’Unione non si tocca in nessun caso, ed è solo possibile discutere la Dichiarazione politica sulle relazioni future.
E’ la posizione storica dell’Unione a 27, ora ribadita e certificata dal Consiglio europeo che l’ha confermata nel suo incontro di questa mattina a Bruxelles: con il nuovo premier britannico “siamo aperti aperti al dialogo circa la Dichiarazione sulle relazioni future se la posizione del Regno Unito evolverà, ma l’Accordo di ritiro non è aperto ad essere rinegoziato”, ha spiegato senza possibili fraintendimenti il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk.
Inseguito dai giornalisti dopo la conferenza stampa il polacco ha anche ammesso che con questa procedura di cambio di leadership a pochi mese dalla data di separazione “si sta perdendo del tempo”, ma sottolinea che “si tratta di un processo democratico nel quale non voglio e non posso entrare”.
Prima, in conferenza, Tusk aveva spiegato che l’Unione “è impaziente di lavorare con il prossimo primo ministro” e che l’obiettivo principale è “evitare una Brexit disordinata e stabilire una relazione futura più stretta possibile con il Regno Unito”.
Per quanto riguarda lo scenario di “no deal” la Commissione ha illustrato i provvedimenti d’emergenza che sono stati presi, e sembra che tutti siano tranquilli.