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Home » Cronaca » Amsterdam, il quartiere a luci rosse potrebbe traslocare

Amsterdam, il quartiere a luci rosse potrebbe traslocare

La sindaca Femke Halsema lavora a un riordino della zona e si stanno studiando diverse opzioni

Tullio Aversa</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/@tullioaversa" target="_blank">@tullioaversa</a> di Tullio Aversa @tullioaversa
4 Luglio 2019
in Cronaca
amsterdam

Il quartiere a luci rosse di Amsterdam

Bruxelles – La prima donna sindaco di Amsterdam, Femke Halsema, sta pensando di chiudere il cosiddetto “red-light district” a causa delle condizioni in cui si trovano a lavorare molte prostitute”, che vengono molto spesso “derise e fotografate”. Sempre la sindaca ha esortato dunque la città che “deve avere il coraggio di pensare al quartiere a luci rosse senza prostituzione”.

Per queste ragioni e per liberare le strade nel cuore della città dai troppo numerosi e spesso invadenti, irrispettosi, turisti che camminano per i suoi stretti vicoli, la sindaca aprirà una consultazione sull’argomento per vedere come risolvere tutte le piaghe che colpiscono soprattutto le zone di Singel e De Wallen, oramai sempre più decadenti e, in verità, squallide. Molte finestre sono oramai chiuse da tempo e non c’è più alcuna “festosità” lungo il canale che è al centro della zona.

Il pessimo comportamento dei turisti non è poi l’unico problema collegato ai quartieri del piacere della Venezia del nord. A dover diminuire devono essere anche “la frode e il riciclaggio di denaro sporco” oltre ai “disagi per i residenti e gli imprenditori”.

Tra le numerose opzioni messe per ora in campo dal Comune vi è quella di chiudere le finestre dei bordelli, trasferirne alcune in altri quartieri o addirittura aprirne di più per ridurre l’accumulo eccessivo di persone. C’è quella della creazione di cancelli all’entrata di queste strade “così da proteggere tratti di spazio pubblico dai passanti che non hanno motivo di essere lì” ha specificato la sindaca. Se invece dal consiglio comunale dovesse levarsi l’opzione di chiusura definitiva del quartiere si potrebbe pensare alla costruzione in altre parti della città di “hotel della prostituzione” dove le prostitute potranno affittare una stanza in cui solo chi vorrà usufruire dei loro servizi potrà entrare.

Durante quest’estate le parti interessate dal cambiamento saranno chiamate ad esprimere le loro opinioni, con la speranza di ridurre le possibili opzioni descritte a due per facilitare l’esame da parte del consiglio.

In ogni caso non è tra le intenzioni della giunta quello di mettere la parola fine a quella che per Amsterdam è una tradizione storica nei confronti dei bordelli. Ciononostante si prevedono molte proteste al riguardo, con la sindaca Halsema che ricorda come “la prostituzione si trova in un’area in cui le persone vivono in modo relativamente sicuro e piacevole” e che “ogni residente ha cose che preferirebbe non vedere nel suo cortile”. L’azione sarà inoltre possibile grazie all’appoggio verso la sindaca del suo stesso partito (i Verdi), insieme ai liberali del partito Democratici 66 ed ai socialisti.

Tags: amsterdamolandapaesi bassiprostituzioneQuartiere a luci rosseverdi

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