Bruxelles – Maggioranza assoluta nel Parlamento ellenico per il partito greco di ispirazione conservatrice Nuova Democrazia (ND-Nea Demokratia). Un risultato che darà a Kyriakos MItsotakis, leader del partito di centro-destra e discendente da una delle storiche dinastie della politica ellenica, un ex-banchiere formatosi nelle università statunitensi di Harvard e Stenford, il controllo di un esecutivo monocolore con 158 seggi su 300, con il 39,8% delle preferenze.
Per cui via libera all’attuazione di un programma basato su liberalizzazione, taglio delle tasse e revisione delle spesa pubblica, punti fermi della campagna elettorale di Mitsotakis per le elezioni in Grecia del 7 luglio, che già oggi giurerà difronte al presidente della Repubblica greca dove si terrà la cerimonia del passaggio di consegne fra Tsipras e Mitsotakis .
Finisce dunque l’era del Primo Ministro uscente, al potere dal 2015 Alexis Tsipras, leader del partito politico greco di sinistra d’ispirazione socialdemocratica Syriza che si è fermato al 31,6%, e il centrodestra, che aveva governato prima della crisi Greca, torna al governo. La vittoria di Nuova Democrazia era stata da tempo prevista dai sondaggi e anticipata dalle elezioni europee, vinte proprio dal partito di centrodestra con un distacco simile. Tuttavia Syriza ha contenuto i danni, visto che questa sconfitta è stata meno drastica di quella del 26 maggio, recuperando ben 8 punti percentuali (500 mila voti circa) al partito conservatore di Mitsotakis .
L’affluenza è stata intorno al 63-65%, molto superiore alle attese visto che alle europee era scesa al 53%. I socialisti di Kinal sono all’8,1% (22 seggi); il Kke al 5,3% (15 seggi); i nazionalisti di Elliniki Lysi al 3,7% (10 seggi); Diem 25 al 3,4%(9 seggi). Così la formazione di estrema destra di Alba Dorata non entra in parlamento non superando la soglia di sbarramento del 3%.
Nonostante Tsipras sia considerato il principale artefice del risanamento della Grecia a seguito della crisi economica del 2010, in grado di fare grossi compromessi e avviare le riforme chieste dai creditori internazionali facendo attenzione ai più deboli, paga a caro prezzo la sua politica europeista avendo assecondato l’austerity verso la quale ha opposto via sempre meno resistenza.
Gregor Gysi, presidente del Partito della Sinistra Europea al quale Syriza appartiene, pur riconoscendo che l’uscente primo ministro della Repubblica Ellenica ha guidato il paese in un periodo difficile afferma che “la maggior parte dei greci continua a soffrire per le massicce politiche di austerità che il governo di Alexis Tsipras ha dovuto attuare per restare in Europa così ottenere gli aiuti finanziari da Bruxelles”.
In effetti il Leader greco ha si portato Atene fuori dal commissariamento della Troika (l’insieme dei creditori ufficiali durante le negoziazioni con i paesi), ma l’ “austerity imposta dai creditori della stessa Troika europea del Fondo Monetario Internazionale, della Commissione Europea e della Banca Centrale Europea, la quale si è occupata dei piani di salvataggio dei paesi all’interno della zona euro il cui debito pubblico è in crisi, invece di far crescere la Grecia, ha indebolito la sua economia interna, soprattutto sotto la forte pressione del governo tedesco”.
“I cittadini hanno scelto, noi lo rispettiamo e usciamo a testa alta, la Grecia che consegniamo non ricorda più quella di cui ci facemmo carico quattro anni fa” ha detto Tsipras riconoscendo la sconfitta ma rivendicando il lavoro fatto dal suo governo. “Oggi lasciamo in eredità un paese che è tornato libero, in democrazia un cambio di governo non è un paradosso, ma al contrario è proprio la sua la quinta essenza” le parole del Leader uscente.
Il leader di Nuova democrazia invece ringraziando tutti i cittadini ellenici ha assicurato che “sarà un primo ministro per tutti i greci”, promettendo che lavorerà per portare “crescita, occupazione e sicurezza nel Paese affinché la Grecia torni ad essere forte come merita”.”Ho chiesto un mandato forte e me lo hanno dato con generosità, non deluderò le loro speranze” ha dichiarato Mitsotakis, verso il quale sono indirizzate anche le congratulazioni del presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker.
Tramite un messaggio sul suo profilo twitter, insieme a una copia della lettera di congratulazioni, il presidente dell’esecutivo comunitario si è complimentato con Kyriakos Mitsotakis per la sua “chiara vittoria alle elezioni generali”, esprimendo il suo “attaccamento personale alla Grecia e alla sua gente che ha sofferto così tanto nell’ultimo decennio”, esprimendo la sua più “piena fiducia nelle sue abilità personali e nella capacità del popolo greco di aprire un nuovo capitolo luminoso nella storia del Paese, contando sul mio sostegno personale e sul sostegno della Commissione europea per poterlo fare”.