Bruxelles – Qualche voce fuori dal coro, ma reazioni largamente positive alla lista dei commissari svelata dalla presidente eletta della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Una squadra che, finora, a Bruxelles sembra mettere tutti d’accordo: politici, sindacati e associazioni sono quasi tutti soddisfatti per la composizione e l’organizzazione della Commissione.
“L’Unione europea ha bisogno di riforme profonde e urgenti ed è un’ottima notizia che i socialdemocratici avranno il maggior peso nel nuovo collegio dei commissari”, il commento della capogruppo dei Socialdemocratici al Parlamento europeo (S&D), la spagnola Iratxe Garcia. Il suo auspicio è che la squadra di von der Leyen lavori per “rafforzare la democrazia all’interno dell’Ue, definendo una politica adeguata in materia d’immigrazione e asilo e insistendo sui partenariati coi Paesi vicini”. L’Europa, ha aggiunto Garcia, deve diventare “sostenibile a livello ambientale, economico e sociale”.
I temi climatico-ambientali sono indubbiamente tra i più urgenti all’interno della nuova agenda europea e in molti hanno sollevato l’importanza di attuare strategie a tutela dei territori del continente. Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, è soddisfatto per le scelte relative ai portafogli. “Gentiloni agli Affari economici è un riconoscimento importante per l’Italia. Per la prima volta la responsabilità diretta in materia di affari economici e monetari viene assegnata a un commissario designato dall’Italia”. E poi, continua, “vista la situazione in atto sui mercati internazionali è positiva la decisione di affidare al commissario uscente per l’Agricoltura, Phil Hogan, il portafoglio per il commercio”. Ora l’auspicio è che “Il ruolo delle imprese agricole venga valorizzato in termini economico-produttivi, favorendo sostenibilità ambientale e difesa delle risorse naturali”.
Buona la scelta di Phil Hogan per il Commercio anche per Copa-Cogega, la confederazione degli agricoltori europei. “Continuerà a difendere gli interessi dell’agricoltura europea”.
“Accogliamo con favore l’intenzione di difendere gli stili di vita dell’Europa. Un’economia forte e un’industria competitiva sono la base per raggiungere questo obiettivo in un mondo che cambia”, il commento di Markus Beyrer, direttore generale di BusinessEurope.
Scetticismo sulla politica del Green Deal da parte degli ambientalisti di Greenpeace. “Il team è stato presentato come una squadra da sogno, ma quello che conta è il progetto che la squadra ha, non i suoi membri”, il commento di Magda Stoczkiewicz, vicedirettrice della sezione Europa dell’ong. “Finora i piani di von der Leyen per arginare la crisi climatica e quella ecologica non sono all’altezza di quanto richiede la scienza. Le promesse (della presidente, ndr) di ridurre le emissioni di gas serra dell’Ue del 50% entro il 2030, non sono in linea con quanto si prefigge la comunità scientifica”. Stoczkiewicz chiede obiettivi del 65% entro la stessa data e ottenere emissioni nette pari a zero per il 2040.
Soddisfazione per gli incarichi viene espressa da Brando Benifei, capo-delegazione del Partito democratico al Parlamento europeo, tra i primi a congratularsi con Gentiloni. “Ottima scelta per l’Europa e grande soddisfazione per il PD”. Fiduciosa Patrizia Toia, europarlamentare del PD. “Paolo Gentiloni e Frans Timmermans porteranno avanti la battaglia che ci sta più a cuore: quella della crescita sostenibile, degli investimenti sul clima e dell’ambiente, con una revisione del patto di stabilità”.
Contenta anche la Confederazione europea dei sindacati (ETUC). L’organizzazione “si compiace” in particolare di Nicholas Schmidt e Paolo Gentiloni, proposti responsabili rispettivamente per Lavoro ed Economia. “Sono entrambi forti sostenitori del pilastro europeo dei diritti sociali”.
Dacian Ciolos, presidente del gruppo del liberali in Parlamento europeo (RE), si complimenta per l’elevato numero di donne nel team di von der Leyen, composto da 13 commissarie e 14 commissari. “È bello vedere una Commissione europea più equilibrata dal punto di vista del genere, una richiesta chiave della famiglia liberale”.
Dopo Greenpeace altra voce critica quella dell’europarlamentare leghista Laura Bizzotto. Gentiloni, dice, “è frutto dell’inciucio delle poltrone tre PD e Movimento 5 Stelle. Siamo proprio curiosi di vedere cosa combinerà agli Affari economici e quali sciagure e disastri porterà all’Italia e agli italiani”.