Bruxelles – Portare a termine con successo i negoziati sul Quadro Finanziario Pluriennale (QFP) per il periodo 2021-2027, è questa la principale preoccupazione del presidente del Parlamento europeo, David Sassoli. “Siamo, come sapete, nella fase finale e più importante del negoziato sul quadro finanziario pluriennale e sulle risorse proprie. Ed è un negoziato altamente politico perché dall’esito si vedrà quale ambizione vogliamo dare davvero al progetto europeo”, il messaggio di Sassoli in occasione della plenaria del Comitato delle Regioni (CoR), che oggi celebra il suo 25esimo anniversario.
Manca una settimana al Summit dei capi di stato europei e il documento sul bilancio pluriennale che è stato messo sul tavolo dalla presidenza finlandese al Consiglio UE non è ancora adeguato per la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Non nasconde il timore anche Sassoli: “Voglio dire subito che la nuova proposta finlandese di mandato negoziale, come trapelata in questi giorni, è molto al di sotto del necessario e non consentirebbe di realizzare il programma di lavoro della Commissione per il quale abbiamo votato la settimana scorsa a Strasburgo”. Il presidente del Parlamento aggiunge in seguito che “le priorità chiave del QFP sono chiare” e che “i massimali globali dovrebbero essere fissati a un livello pari all’1,3% del Reddito Nazionale Lordo dell’UE”.
Bisogna trovare un punto d’incontro per il QFP anche per una questione di trasparenza, spiega Sassoli, “affinché il Parlamento spieghi la propria posizione ai principali attori politici e ai cittadini”. E’ cruciale sciogliere Il nodo del Budget UE per affrontare le sfide della transizione sostenibile e digitale, in questa prospettiva la “sfida sarà quella di mettere in atto tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione per investire sulla ricerca e creare nuovi posti di lavoro basati su fonti energetiche alternative in grado di compensare i cambiamenti dovuti a questa fase di passaggio”. La transizione eco-sostenibile, come è stato ribadito numerose volte, non avverrà in modo istantaneo bensì sarà graduale e avrà un impatto reale nella vita di tutti giorni; per questo “il Parlamento ha proposto di introdurre una dotazione di 4,8 miliardi di euro per una transizione energetica giusta”, spiega Sassoli, che possa “affrontare le ripercussioni sociali e ambientali sui lavoratori”.
Sassoli ha approfittato della plenaria del CoR anche per fare luce sul progetto della “Conferenza sul futuro dell’Europa”, l’iniziativa che ha lo scopo di avvicinare maggiormente la voce dei cittadini alle istituzioni. “L’impegno assunto dalla Presidente Von der Leyen di tenere tale conferenza a partire dal 2020 è un’opportunità tempestiva e apprezzata, che noi abbiamo voluto cogliere”, sottolinea il presidente, enfatizzando subito dopo l’importanza di mantenere l’impegno assieme a Consiglio e Commissione: “A gennaio 2020 le tre istituzioni, avvieranno i negoziati sull’organizzazione e sul formato della conferenza”. Non a caso, l’ultimo appello è rivolto ai rappresentati del CoR: “Il Parlamento europeo vuole animare questo processo, che dovrà coinvolgere anche voi e le collettività locali che rappresentate”.