Bruxelles – Oggi il Consiglio dell’Unione europea ha adottato un regolamento che fissa i limiti di cattura per il 2020 per alcuni stock ittici nel Mediterraneo e nel Mar Nero.
È la prima volta che viene adottato un regolamento autonomo sulle possibilità di pesca sia per il Mediterraneo che per il Mar Nero dopo l’entrata in vigore, nel 2019, del piano pluriennale per gli stock demersali nel Mediterraneo occidentale.
Le regole adottate comprendono:
- gli sforzi di pesca massimi consentiti, espressi in numero di giorni, per alcuni stock ittici nel Mediterraneo occidentale; sono fissati a un livello inferiore del 10% rispetto al livello di riferimento del piano pluriennale e si applicano a Spagna, Francia e Italia
- le possibilità di pesca e altre misure decise nel quadro della Commissione generale per la pesca nel Mediterraneo (CGPM), tra le quali, ad esempio, un periodo di chiusura per l’anguilla in tutto il Mediterraneo e limiti di cattura e di sforzo per gli stock di piccoli pelagici nel Mare Adriatico
- un contingente autonomo per lo spratto nel Mar Nero applicabile a Bulgaria e Romania, fissato a un livello necessario per mantenere il livello attuale di mortalità per pesca; la possibilità di pesca del rombo chiodato nel Mar Nero è stata decisa dalla CGPM
Queste decisioni sono basate sui migliori pareri scientifici disponibili forniti dal Comitato scientifico, tecnico ed economico per la pesca (CSTEP), dal comitato scientifico consultivo per la pesca della CGPM e dal gruppo di lavoro della CGPM sul Mar Nero, e rispettano i principi della politica comune della pesca (PCP) riformata.
La CGPM è un’organizzazione regionale di gestione della pesca, competente per la conservazione e la gestione delle risorse marine vive nel Mediterraneo e nel Mar Nero. L’Unione europea è membro della CGPM insieme a Bulgaria, Cipro, Croazia, Francia, Grecia, Italia, Malta, Romania, Slovenia e Spagna. Le misure adottate nel quadro della CGPM sono vincolanti per i suoi membri.
Prossime tappe
Il regolamento entrerà in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea e si applicherà a partire dal 1º gennaio 2020.