Bruxelles – Per un cittadino europeo su quattro internet fa ancora paura. Nel 2019 il 25% degli utenti ha evitato di fornire informazioni personali sui social media e sui servizi professionali on-line perché preoccupati per la sicurezza. A fare paura soprattutto i phishing, le pratiche fraudolente che rubano informazioni (dati personali, password, numero di carta di credito…) tramite invio di mail dall’apparenza insospettabile. Ma c’è anche un quinto degli internauti di tutta l’UE (19%) che non si fida delle reti wifi pubbliche, aperte a tutti, perché ritenute come facilmente ‘bucabili’ dagli hacker e dai malintenzionati del web.
A rifiutarsi di dare i propri dati sulle piattaforme professionali quali magari LinkedIN soprattutto francesi (40%), olandesi (39%), finlandesi (37%) e svedesi (36%). Spicca poi il dato della Francia per gli acquisti on-line: per il 30% dei francesi dare i propri dati ad operatori quali Amazon o Ebay è motivo di paure, e allora niente acquisti. Nessuno nell’UE ha un dato simile. Gli olandesi (37%) sono invece quelli che meno di chiunque altro, nell’Unione europea, si fidano delle reti internet pubbliche.
E gli italiani? A giudicare dai dati diffusi da Eurostat sembrano navigare in tutta tranquillità. Solo un utilizzatore di internet su dieci evita di fornire i propri dati. Il dato nazionale più elevato di quanti nel 2019 si sono rifiutati di inserire informazioni personali si ferma all’11%, che si tratti di utilizzare reti wifi aperte, acquistare on-line o scaricare programmi e affini.