Finalmente non sentiremo più, per un po’, il frusto ritornello “ce lo chiede l’Europa”. La situazione è drammatica, l’urgenza è davanti ai nostri occhi, fatto sta che la Commissione europea (e il Parlamento ha già fatto sapere di condividere) ha tagliato i “lacci e laccioli” che legano le mani di governi. “Fate quel che volete per affrontare l’emergenza, non non vi metteremo i bastoni tra le ruote ma anzi, vigileremo che nessun governo intralci gli altri”, ha in sostanza detto oggi Ursula von der Layen.
La Commissione ha agito, tutto sommato, con tempestività. Non è semplice smontare il Patto di Stabilità, smontare le regole sulla concorrenza, smontare le norme sulla Politica agricola e sui Fondi di coesione. Certo, a Bruxelles spiegano che nulla è stato sospeso o smontato, ma che solo si sono usate le regole a disposizione per i casi eccezionali. Un po’ è vero, un po’ no. In sostanza si è fatto un grosso lavoro in fretta, più in fretta di molti Stati.
I maligni possono dire che VDL si è voluta lavare le mani in una situazione che, comunque vada, segnerà un periodo disastroso della storia mondiale, che lascerà comunque strascichi di polemiche per le cose fatte, o fatte male, o non fatte. Situazione inevitabile. Forse la presidente ha ceduto alle pressioni degli Stati, rendendosi anche conto che la Commissione non avrebbe avuto la possibilità di esaminare tempestivamente singole richieste per poi concedere le autorizzazioni necessarie. Ha aperto le dighe, e probabilmente è la cosa più efficiente da fare in questo momento.
Il succo è che ora i governi possono usare i loro soldi come meglio credono, praticamente senza vincoli, senza chiedere al Gentiloni o alla Vestager di turno autorizzazioni o linee guida. E’ una grande occasione per gli euroscettici, per chi si lamenta di un’Europa intrusiva, di dimostrare di saper fare meglio senza i vincoli europei. Volenti o nolenti siamo tornati, per un periodo breve ci auguriamo, all’ognun per sé. Vedremo ora come se la cavano i vari governi, le varie forze politiche che sempre, un po’ di ogni famiglia politica, si sono nascoste dietro ai vincoli europei per giustificare quando qualcosa non va, anche senza il bisogno di essere euroscettici.