- L'Europa come non l'avete mai letta -
venerdì, 17 Ottobre 2025
No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
Eunews
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Digital
  • Green
  • Agricoltura
  • Altre sezioni
    • Agenda europea
    • Cultura
    • Sport
    • Postcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
  • Eventi
  • Newsletter
  • Invasione russa in Ucraina
  • Europee 2024
  • Fit for 55
  • Energia
  • Hge
  • Agrifood
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Digital
  • Green
  • Agricoltura
  • Altre sezioni
    • Agenda europea
    • Cultura
    • Sport
    • Postcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
No Result
View All Result
Eunews
No Result
View All Result

Home » Cronaca » L’Ordine di Malta lancia allarme sulle implicazioni di Covid-19 nelle zone di guerra

L’Ordine di Malta lancia allarme sulle implicazioni di Covid-19 nelle zone di guerra

"Le preoccupazioni crescono per le comunità che vivono in queste zone in tutto il mondo, dove l'accesso all'assistenza sanitaria di base è scarso e insufficiente. Gli sfollati di queste zone soffrono per la carenza di acqua potabile, cibo e servizi sanitari"

Perla Ressese di Perla Ressese
30 Marzo 2020
in Cronaca
Due neonati nell'ospedale di Betlemme dell'Ordine di Malta.

Due neonati nell'ospedale di Betlemme dell'Ordine di Malta.

Roma – Presente in molte aree di conflitto, dal Medio Oriente all’Africa subsahariana, l’Ordine di Malta chiede una risposta congiunta alla diffusione della Covid-19 in regioni dove i sistemi medici non sono in grado di far fronte alle attuali esigenze. Come spiega il Grande Ospedaliere Dominique de La Rochefoucauld-Montbel: “Le preoccupazioni crescono per le comunità che vivono in zone di guerra in tutto il mondo, dove l’accesso all’assistenza sanitaria di base è scarso e insufficiente. Gli sfollati di queste zone soffrono per la carenza di acqua potabile, cibo e servizi sanitari”.

In totale 25 Paesi africani hanno già segnalato casi di Covid-19. L’Ordine di Malta ha molte attività mediche in corso in circa 30 paesi africani e sta fornendo attrezzature di protezione alle sue équipe mediche, come materiali e prodotti per la disinfezione e piccole attrezzature mediche: tensiometri, tende a concentrazione di ossigeno e barelle.  “L’aspetto più importante per noi è seguitare ad offrire i nostri servizi medici. Diamo priorità alla protezione del nostro personale in modo che possa continuare a lavorare al servizio delle comunità locali”, ha detto il Grande Ospedaliere.

Padre Gérard, fondatore e presidente della Confraternita del Beato Gerardo, a Mandeni in Sudafrica, uno delle aree più povere del mondo, avverte di un possibile tsunami. Il Sudafrica è un Paese di 59 milioni di abitanti e se il numero di malati è, per il momento, ancora basso, vediamo arrivare lo tsunami, dobbiamo affrettarci”. Siamo di fronte a un pericolo enorme, le nostre strutture sanitarie non sono all’altezza della sfida, e il virus si sta diffondendo rapidamente nel Paese”.  “Secondo le previsioni del ministro della Salute, il 60-70% della popolazione sudafricana sarà infettata dal virus. Un modello epidemiologico prevede tra 88mila e 350mila morti solo per il Sudafrica”.

Si moltiplicano anche le preoccupazioni per un possibile focolaio di Coronavirus in Siria, che è ormai entrata nel decimo anno di guerra. Nella sola provincia nord-occidentale di Idlib, quasi un milione di persone è fuggito dalle loro case nell’ultimo anno a causa delle continue violenze. Molti vivono in insediamenti sovraffollati, dove le condizioni igieniche e sanitarie sono molto scarse. “La situazione nel Nord-Ovest della Siria era già molto fragile prima dell’epidemia di Coronavirus, ora con quasi un milione di nuovi sfollati interni in movimento, una rapida diffusione del virus provocherebbe conseguenze oltre ogni immaginazione. Il sistema sanitario già ora non è in grado di affrontare le conseguenze legate alla guerra” dice Janine Janine Lietmeyer Team Leader Middle East del Malteser International, l’agenzia di soccorso internazionale dell’Ordine di Malta.

Con le sue organizzazioni partner in Siria, l’agenzia di soccorso internazionale dell’Ordine continua a gestire e rafforzare le capacità sanitarie – ospedali e centri di assistenza sanitaria di base – e sta intensificando le attività nel settore idrico, igienico e sanitario (WASH) distribuendo più acqua, articoli per l’igiene e contribuendo a risanare le pessime strutture sanitarie nei campi e negli insediamenti nati spontaneamente. “Purtroppo non siamo in grado di servire le strutture con le necessarie attrezzature di protezione, poiché nulla è disponibile sul mercato locale” spiega Janine Lietmeyer.

In Palestina, in Cisgiordania, l’Ospedale della Sacra Famiglia dell’Ordine di Malta a Betlemme, che è dotato dell’unica e sola unità di terapia intensiva neonatale in tutta la regione, continua il suo prezioso lavoro. Dalla chiusura a zona rossa del 6 marzo, a Betlemme sono nati circa 150 bambini. “Le restrizioni di movimento hanno aumentato le difficoltà per trasportare i neonati prematuri nel nostro ospedale, dove il personale può occuparsi dei neonati nati prima delle 32 settimane e del peso di circa 500 grammi, e per i neonati che hanno urgente bisogno di un intervento chirurgico e devono essere trasferiti in un altro ospedale”, dice l’Ambasciatore dell’Ordine di Malta in Palestina, Michele Bowe. La situazione nella regione è particolarmente preoccupante a causa della mancanza di attrezzature mediche come ventilatori e ossigeno e per la carenza di maschere, alcool e disinfettanti.

Le stesse preoccupazioni valgono anche per altri Paesi che stanno attraversando crisi umanitarie dovute a guerre civili, povertà e disordini politici. Jelena Kaifenheim, responsabile regionale del Malteser International per le Americhe, afferma: “In Colombia, abbiamo un medico distaccato presso la segreteria sanitaria di La Guajira per sostenere la gestione delle crisi. Le severe misure di quarantena in Colombia hanno creato ulteriori esigenze. La situazione è ora drammatica, soprattutto per i rifugiati venezuelani e le popolazioni locali, che sopravvivono con lavori umili e che ora faticano a sfamarsi”. La maggior parte di loro non ha accesso all’acqua, al sapone, ai servizi sanitari e non ha le condizioni di base per rispettare le norme di quarantena in materia di igiene”.

Il Malteser International fa anche parte di un gruppo di crisi che comprende l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), l’Organizzazione Panamericana della Sanità (PAHO) e il ministero della sanità colombiano.

Tags: betlemmecolombiacoronavirusOrdine di Maltasiria

Eunews Newsletter

Ti potrebbe piacere anche

A family arrives in Syria's Jousieh border crossing after crossing from Lebanon on October 28, 2024. (Photo by LOUAI BESHARA / AFP)
Politica Estera

L’Ue al lavoro per rimpatriare i rifugiati siriani, ma le ong avvertono: “Rischiano persecuzioni, la Siria non è sicura”

31 Ottobre 2024
Mappa politica del Medio Oriente [foto: Wikimedia Commons]
Politica Estera

Ue al lavoro per stabilizzare il Libano. Varhelyi: “Situazione difficile”

12 Agosto 2024
siria
Politica Estera

L’Italia e altri 7 Paesi Ue chiedono a Bruxelles un cambio di strategia sulla Siria

22 Luglio 2024
Vaccino Covid 19 Ursula von der Leyen
Cronaca

Tribunale Ue: “La Commissione non ha garantito sufficienti informazioni sui contratti per i vaccini anti-covid”

17 Luglio 2024
Notizie In Breve

Il Consiglio Ue rinnova di un altro anno le sanzioni contro la Siria

28 Maggio 2024
migranti-siria
Politica Estera

La Commissione europea stanzia 2,12 miliardi di euro per aiutare il popolo siriano

28 Maggio 2024
Made with Flourish

Il Rapporto Draghi in italiano

di Redazione eunewsit
9 Settembre 2024
CondividiTweetCondividiSendCondividiSend

Secondo articolo

di IT Withub
20 Dicembre 2024

Riassunto secondo articolo

Banane brandizzate Chiquita. Credit:   Justin Tallis / AFP

Quello che capita

di Redazione eunewsit
16 Dicembre 2024

kjashasaskdlasmnc ddddddddd

Credit: Tiziana FABI / AFP

Prova Programma 2

di Redazione eunewsit
12 Dicembre 2024

vfdvddfvdfvdvd

Borrell

Prova programma

di Redazione eunewsit
12 Dicembre 2024

cdfjlkdsjlkfjlfjkldfs

  • Chi siamo
  • Eventi
  • Contatti
  • L’Editoriale
  • 7 racconti di Diego Marani
  • Privacy Policy
  • Cookie policy

Eunews è una testata giornalistica registrata - Registro Stampa del Tribunale di Torino n° 27

Copyright © 2023 - WITHUB S.p.a., Via Rubens 19 - 20148 Milano
Partita IVA: 10067080969 - Numero di registrazione al ROC n.30628
Capitale sociale interamente versato 50.000,00€

No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Digital
  • Green Economy
  • Agricoltura
  • Agenda europea
  • Cultura
  • Sport
  • Editoriali
  • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata

No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Digital
  • Green Economy
  • Agricoltura
  • Agenda europea
  • Cultura
  • Sport
  • Editoriali
  • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata

This site is registered on wpml.org as a development site. Switch to a production site key to remove this banner.

Attenzione