Bruxelles – Riavviare l’economia mondiale è fondamentale ora, ma occorre orientare le nostre società verso sistemi di crescita più sostenibile. Il principe Carlo, erede al trono d’Inghilterra, la definisce “un’occasione d’oro per cogliere qualcosa di buono da questa crisi innescata dalla pandemia” che da mesi mette in ginocchio l’economia mondiale. Un’opportunità che abbiamo ora, e che potrebbe non ripresentarsi più: quella di riconvertire le nostre economie nel senso della sostenibilità.
Ricostruire il mondo dall’impatto devastante della pandemia consente oggi di dar vita a una ripresa che tenga conto anche delle problematiche ambientali, ricorda il principe Carlo, intervenendo all’evento virtuale del World Economic Forum per il lancio della nuova iniziativa ‘Great Reset’ per capire come ‘resettare’ il mondo post-Coronavirus e renderlo più resiliente e più sostenibile. “Dobbiamo restaurare un equilibrio con la natura, agire contro il cambiamento climatico e preservare la biodiversità”. Riscaldamento globale e più in generale cambiamenti climatici rappresentano ancora oggi una minaccia per l’umanità.
“A meno che non prendiamo le misure necessarie e costruiamo un mondo più verde, inclusivo e sostenibile, avremo sempre più pandemie” dice il principe del Galles, nelle scorse settimane risultato positivo al Coronavirus da cui è guarito. La buona notizia è che ai cambiamenti climatici e alle problematiche ambientali ci sono ancora possibili soluzioni da mettere in campo, ricorda Carlo menzionando le energie rinnovabili “ormai meno care delle fossili”.
Ma come bilanciare la necessità di ricostruire la prosperità nelle nostre società, permettere alle persone di tornare a lavoro e affrontare le questioni ambientali? Un buon punto di partenza è investire nella sostenibilità, che “ora può rappresentare un modo più veloce ed efficiente per riavviare l’economia delle nostre società” e sperimentare anche nuovi posti di lavoro nei settori ‘green friendly’. “Abbiamo una finestra unica di opportunità per imparare la lezione e reimpostarci su un percorso più sostenibile”, conclude, facendo appello ai leader e ai capi di stato a livello mondiale “a pensare in grande e ad agire ora”.