Bruxelles – Facebook, Twitter, Skpye, Telegram e Whatsapp, questi sconosciuti. L’Italia non è un Paese social. Meno della metà della popolazione utilizza internet e i suoi canali di interazione e comunicazione per rimanere collegati con il resto del mondo. Nella classifica di utilizzo di social network, gli italiani sono sotto la media europea ma soprattutto ultimi in Europa. Complice la poca presenza di giovani e un’elevata presenza di anziani, solo il 42% della popolazione nazionale è presente e soprattutto attiva su internet.
Elaborando i dati Eurostat riferiti al 2019, emerge che in Italia ci sono 25,3 milioni di persone che ricorrono ai social, contro 35 milioni che invece, per un motivo o per l’altro, non ne fanno uso. La composizione della società gioca certamente un ruolo. Sono soprattutto i più giovani a fare un uso anche eccessivo delle nuove tecnologie, ma in Italia i giovani (la fascia tra i 15 e 24 anni) conta per il 9,8% della popolazione complessiva. Dei poco meno sei milioni di giovani, 4,3 milioni sono attivi su internet. Mentre le persone anziane, solitamente poco reattive alla tecnologia, continuano a essere poco familiari con ciò che offre la rete. Così tra gli over 65 d’Italia (13,8 milioni) appena il 14% (1,9 milioni) dispone di account e interagisce con gli altri.
E’ forse il dato sui giovani che offre aiuta a capire il sistema Paese. L’istituto di statistica europeo rileva che tra i giovani nell’UE dai 16 ai 24 anni, circa 9 su 10 hanno partecipato ai social network (86%). In Italia il dato si ferma al 73%, come nessun altro.
L’Italia non è un Paese dove la cultura di internet e dei suoi prodotti è radicata. E’ vero che in termini assoluti ci sono più persone sul web che altrove, ma la porzione di popolazione assente dai nuovi mezzi di comunicazione è la più alta di tutte. O meglio, non proprio. A fare compagnia all’Italia i ‘cugini’ d’oltralpe. Il tasso di partecipazione ai social media più basso è quello di Italia e Francia, fermo al 42%.
Dall’altra parte della classifica, tra gli Stati membri dell’UE il tasso di partecipazione ai social network più alto si registra in Danimarca (81%), Belgio (76%), Cipro e Svezia (entrambi 72%). Bulgaria, Germania, Polonia (tutti a 53%) e Slovenia (52%) gli altri Stati membri sotto la media europea.