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Home » Economia » Gentiloni: “Inevitabile un maggior ruolo dello Stato in economia”

Gentiloni: “Inevitabile un maggior ruolo dello Stato in economia”

Il commissario per l'Economia: "La crisi mostra che è anche auspicabile. E' il momento giusto per un salario minimo europeo"

Emanuele Bonini</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/emanuelebonini" target="_blank">emanuelebonini</a> di Emanuele Bonini emanuelebonini
8 Settembre 2020
in Economia, enindustry
Il commissario per l'Economia, Paolo Gentiloni, intervistato in occasione della 20sima edizione del Brussels Economic Forum [Bruxelles, 8 settembre 2020]

Il commissario per l'Economia, Paolo Gentiloni, intervistato in occasione della 20sima edizione del Brussels Economic Forum [Bruxelles, 8 settembre 2020]

(ultima modifica: 8 settembre 2020, 16:30)

Bruxelles – La democrazia liberale non sarà al capolinea, ma è certamente a un bivio. La pandemia di COVID-19 e le sue ripercussioni hanno messo in luce l’esigenza di una maggiore presenza dello Stato in economia. Ne è più che convinto Paolo Gentiloni, il commissario europeo per l’Economia. “Sì, un ruolo più ampio dello Stato è inevitabile, come mostra anche l’impatto sull’occupazione”, dice intervenendo al Brussels Economic Forum.

Gentiloni fa riferimento agli ultimi dati Eurostat, che mostrano un crollo del 2,9% dell’occupazione nell’area euro tra il primo e il secondo trimestre dell’anno. E’ il risultato dell’arrivo del Coronavirus e delle misure di confinamento. I privati in crisi tagliano o addirittura chiudono i battenti, e allora “un maggior ruolo dello Stato è anche auspicabile, se vogliamo essere più forti”, sopratutto davanti alle crisi.

La strada è segnata, ma non c’è da aver paura. “Un ruolo più forte dello Stato non ha niente a che vedere con capitalismi autoritari di chissà quale tipo”, scandisce Gentiloni, che rilancia sul salario minimo europeo. Proprio perché c’è un bisogno, tutto nuovo, di maggior interventismo pubblico, “ritengo che questo sia il momento giusto per provare ad avere un salario minimo europeo”, progetto a cui si stanno dedicando lo stesso Gentiloni e il collega Nicolas Schmit, commissario per l’Occupazione e gli affari sociali.

La questione di un maggior interventismo statale in economia è condivisa anche all’interno del Consiglio dell’UE, dove i ministri economici sono concordi nel dire che in questo momento non ci sarà l’annullamento dello stimolo all’economia. Una linea che i rappresentanti dei governi ribadiranno già venerdì (11 settembre), in occasione della riunione dell’Eurogruppo di Berlino. La vera questione, semmai, è capire come procedere una volta che le misure straordinarie di sostegno alla ripresa verranno meno.

In nessuna capitale si vuole togliere la liquidità per il sostegno del potenziale di crescita, ma l’inevitabile aumento del debito prodotto da questo stimolo deve essere compensato dalla capacità di riassorbire questo debito. Si deve ricreare la capacità di riportare i conti in ordine e garantire la sostenibilità della finanza pubblica.

Tags: Brussels Economic ForumconfinamentocoronavirusCovid 19economiaeurostatimpreselavoromercato unicoPaolo Gentiloniripresasalario minimoUe

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