Bruxelles – Qualità e accesso all’acqua potabile in tutta l’Unione europea. Gli eurodeputati riuniti in sessione plenaria hanno approvato oggi in via definitiva e senza emendamenti la revisione della nuova direttiva sull’acqua potabile, la prima normativa in Ue che è stata adottata grazie alla mobilitazione dei cittadini nella iniziativa Right2Water del 2013. Circa 1,8 milioni di cittadini si sono uniti per chiedere alle istituzioni di Bruxelles di mantenere l’acqua un servizio e un bene pubblico.
Alle richieste dei cittadini ha fatto seguito una proposta della Commissione europea del febbraio 2018 in cui si chiede agli Stati membri di migliorare la qualità dell’acqua di rubinetto rendendo più severi i limiti per le sostanze inquinanti e aggiungendo nuove sostanze alle norme di sicurezza. Secondo le stime dell’Esecutivo, la riduzione del consumo di acqua in bottiglia può aiutare le famiglie in Europa a risparmiare più di 600 milioni di euro all’anno, riducendo anche i rifiuti di plastica. La nuova normativa ha infatti l’obiettivo di rendere accessibile acqua in tutta l’UE e migliorarne la qualità da agenti inquinanti, consentendo le persone a bere l’acqua del rubinetto anziché l’acqua in bottiglia e intervenendo quindi anche sulla riduzione dei rifiuti di plastica.
Sulla proposta della Commissione, si è poi trovato l’accordo tra Parlamento e Consiglio. Secondo le richieste del Parlamento, si sono introdotti requisiti igienici per i materiali che entrano in contatto con l’acqua potabile e si conferisce all’Agenzia europea per le sostanze chimiche un ruolo chiave per garantire che nei tubi e nei rubinetti siano utilizzate solo sostanze sicure. Oltre a garantire maggiori e migliori informazioni per i consumatori, si vuole vincolare inoltre gli Stati membri a garantire la fornitura gratuita di acqua negli edifici pubblici e incoraggiare anche ristoranti, mense e servizi di catering a fornire l’acqua ai clienti gratuitamente o a basso costo. I Paesi UE dovranno inoltre adottare delle misure per migliorare l’accesso all’acqua per i gruppi vulnerabili, come i rifugiati, le comunità nomadi, i senzatetto e le culture minoritarie.
Per il Parlamento europeo “era della massima importanza che la nuova direttiva rendesse la nostra acqua potabile ancora più sicura e tenesse conto delle nuove sostanze inquinanti. Accolgo quindi con favore le disposizioni della direttiva per le microplastiche e gli interferenti endocrini come il bisfenolo A”, ha commentato il relatore per il Parlamento, Christophe Hansen (PPE). Il Parlamento ha espresso infatti le sue preoccupazioni sulla presenza nell’acqua di interferenti endocrini, prodotti farmaceutici e alle microplastiche, proponendo dunque l’introduzione di un meccanismo per il controllo. La direttiva sarà ufficialmente in vigore 12 giorni dopo la sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’UE. Gli Stati membri hanno tempo due anni per apportare le modifiche necessarie per conformarsi alla nuova direttiva dell’Unione.