Bruxelles – Trasparenza sui contratti della Commissione e i produttori di vaccini contro il Covid. L’hanno chiesta a gran voce i deputati del Parlamento europeo nelle scorse settimane e oggi il Mediatore europeo ha avviato un’indagine sulla segretezza della Commissione europea sui suoi contratti per il vaccino Covid-19.
Il Difensore civico europeo spiega che l’inchiesta nasce dalle richieste del Corporate Europe Observatory (CEO), un’organizzazione non-profit che si occupa di raccogliere e documentare le azioni e gli eventuali effetti delle lobby sui processi decisionali dell’Ue. Le osservazioni del Corporate contro la gestione da parte della Commissione riguardano due richieste di accesso alle informazioni risalenti al settembre 2020 che l’Esecutivo avrebbe rifiutato: da un lato la divulgazione del contratto con la società farmaceutica AstraZeneca; dall’altro, la divulgazione di tutti i documenti relativi ai negoziati sui vaccini, comprese le note di riunioni e corrispondenza, nonché i nomi dei membri del gruppo di negoziazione congiunta. In merito a questi due reclami, l’Ombudsman dell’UE ha già contattato in una lettera la Commissione e ha chiesto di emettere una decisione di conferma di entrambe le richieste entro l’11 febbraio. Dopo questo passaggio, scrive, “valuteremo se sia necessario ispezionare i documenti in questione nelle richieste di accesso del denunciante”.
Nelle scorse settimane ci sono state pressioni da parte degli eurodeputati e anche della società civile sulla questione, ma la Commissione continua a sostenere che i contratti sono coperti da clausole di riservatezza che può sciogliere solo con l’autorizzazione delle stesse società farmaceutiche. Pochi giorni fa, in seduta plenaria, la Commissaria Stella Kyriakides, ha assicurato che l’Esecutivo comunitario sta lavorando con i laboratori con i quali ha negoziato l’acquisto del vaccino per rendere pubblici questi contratti, tra le richieste di maggiore trasparenza dal Parlamento.
Finora solo l’azienda CureVac ha dato il consenso alla pubblicazione del suo contratto, anche se come hanno sottolineato molti eurodeputati, gli è stato dato poco tempo al giorno (circa 50 minuti) per visionarne i dettagli e alcune parti di questo contratto sono anche state oscurate. Del potenziale vaccino di CureVac, l’Ue ha prenotato 405 milioni di dosi ma per ora non è stato ancora immesso in commercio.