Bruxelles – Adesso si pensa ad un piano B. La Conferenza sul futuro dell’Europa é stata attesa per troppo tempo, e a questo punto si é di fronte a un bivio. “Vediamo se é possibile sbloccare il processo. Se non si trova un compromesso bisognerà trovare alternative“, taglia corto Iratxe Garcia Perez, presidente del gruppo dei socialdemocratici in Parlamento europeo (S&D).
“Non possiamo restare bloccati per il formato di questa conferenza“, aggiunge senza nascondere una certa irritazione per un appuntamento considerato “importante” per il dibattito con tutte le componenti sociali. fin qui l’Europa ha solo creato aspettative per disattenderle, con figure da censurare. Si é già in ritardo, e “se non si trova un compromesso adesso diventa difficile farla iniziare e finire in un anno”. Da qui la necessità per i socialisti e democratici di ragionare a formule nuove.
Secondo le ultime indiscrezioni circolate a Bruxelles, dopo il sostegno alla rapida partenza della Conferenza espresso dalla presidenza portoghese, l’idea attorno alla quale si lavora è per una partenza il 9 maggio (Festa dell’Europa, con un anno di ritardo rispetto al previsto). Si discute anche di presidenza, uno dei temi che hanno bloccato la partenza, ipotizzandone una “multipla”, condivisa tra i presidenti delle tre massime istituzioni europee (per il Consiglio non Charles Michel bensi’ il capo del governo con la presidenza di turno).
La presidenza portoghese é fiduciosa che questo cambiamento nella direzione possa mettere tutti d’accordo e permettere alla Conferenza di partire, cosi’ da rispettare l’impegno assunto tra i vari nell’agenda politica del semestre. L’obiettivo posto dal governo di Lisbona, ricordano, non é quello di portare a termine la conferenza né di organizzarla, ma solo disincagliarla dallo scoglio contro cui si era arenata.
In questo lavorio frenetico il Portogallo trova sponde dalla Francia, che preme e freme per avere la conferenza in corso per poterne gestire una parte in occasione del semestre di presidenza francese (gennaio-giugno 2022). Anche se la proposta di compromesso portoghese dovesse sortire gli effetti desiderati, resta la parte pratica; La Commissione europea é chiamata a realizzare la piattaforma internet per poter tenere le discussioni on-line tutto il tempo, data la sopraggiunta pandemia di COVID e le regole di sicurezza sociale che ne derivano.
A proposito di futuro, Garcia Perez esclude ancora una volta contatti ufficiali con la delegazione del Movimento 5 Stelle. “Non c’é alcun contatto per un loro ingresso nel nostro gruppo”.