Bruxelles – Il Parlamento europeo si è opposto alla proroga dell’autorizzazione nell’UE di nove sostanze attive usate come erbici, tra cui il dimoxystrobin, una sostanza antiparassitaria riconosciuta per avere proprietà di interferenza endocrina. Con una risoluzione adottata giovedì con 472 voti favorevoli, 214 contrari, 9 astensioni gli europarlamentari riuniti in plenaria, hanno votato sul regolamento della Commissione Europea 2021/52 che ha prorogato di un anno i periodi di approvazione di dimoxystrobin e di altri otto principi attivi considerati tossici, “benfluralin”, “fluazinam”, “flutolanil”, “mecoprop-P”, “mepiquat”, “metiram”, “oxamyl” e “piraclostrobin”.
Queste sostanze attive sono generalmente utilizzate in agricoltura come erbicida, fungicida o insetticida: nello specifico, la scadenza delle autorizzazioni per mecoprop-P, piraclostrobin, metiram, oxamyl e dimoxystrobin è stata posticipata al 31 gennaio 2022; per fluazinam, flutolanil, mepiquat e benfluralin al 28 febbraio 2022. Per le tre sostanze fluotanil, mepiquat e pyraclostrobin, l’Esecutivo ha chiarito che dovrà essere presentata “una valutazione delle loro proprietà di interferenza endocrina”, ovvero che possano o meno interferire con la sintesi, la secrezione e l’azione degli ormoni naturali del corpo.
La risoluzione esorta la Commissione ad “abrogare il suo regolamento di attuazione e presentare un nuovo progetto che tenga conto delle prove scientifiche relative alle proprietà nocive di tutte le sostanze interessate”, in particolare la dimossistrobina, per la quale è richiesta una proposta di non rinnovo rapido. Vedi la risoluzioneIl Parlamento ricorda che l’autorizzazione della dimoxystrobin, che doveva scadere nel 2016, è stata prorogata più volte, l’ultima fino alla fine del 2022, quando invece dovrebbe applicarsi il principio di precauzione, in particolare per le donne incinte, i neonati e i bambini. Gli eurodeputati sottolineano il fatto che la Commissione abbia motivato ogni nuova proroga con ritardi nella valutazione dei rischi, senza ulteriori chiarimenti nei confronti dei legislatori.