Bruxelles – Valutare gli effetti combinati di molteplici fattori di stress sulle api da miele, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) propone un nuovo quadro integrato di valutazione del rischio ambientale con l’idea di mettere insieme in un unico approccio di analisi i fattori chimici, biologici o correlati a fattori ambientali, come i cambiamenti climatici e le pratiche agricole, che possono avere ripercussioni sugli impollinatori.
Dietro sollecito del Parlamento Europeo che ha chiesto all’Autorità europea di sviluppare una nuova valutazione integrata del rischio nelle api da miele, oggi (20 maggio) l’EFSA ha pubblicato un parere scientifico chiamato MUST-B per lo sviluppo di questo approccio integrato per la tutela delle api. L’approccio sarà composto di due parti: un modello di simulazione “più accurata possibile” di una colonia di api da miele, chiamato ApisRAM, che è ancora in fase di sviluppo, e che secondo l’EFSA “sarà pronto per l’uso nella valutazione del rischio di pesticidi nei prossimi due o tre anni”. Sarà in grado di valutare effetti dell’esposizione delle api a miscele chimiche più complesse, andando oltre l’approccio di valutazione del singolo raccolto / singolo pesticida per “riflettere la complessità dell’ambiente in cui vivono le api”.
E poi una seconda fase con un sistema di monitoraggio dei dati attraverso una rete di alveari sentinella posizionati in zone climatiche e paesaggi rappresentativi nell’UE e collegati a una piattaforma per l’archiviazione e l’analisi dei dati. Sebbene il quadro sia stato sviluppato per le api mellifere, l’Autorità europea prevede di applicarlo anche alle api solitarie, ai bombi e altri insetti impollinatori.
La riduzione dell’uso dei pesticidi per invertire la scomparsa degli impollinatori nell’Ue è tra gli obiettivi fissati nella strategia europea per la Biodiversità, nel quadro del Green Deal. “Questo è un rapporto importante per tutti coloro che vogliono preservare i ricchi ecosistemi europei, al centro dei quali si trovano non solo le api ma tutti i nostri insetti impollinatori”, ha spiegato Bernhard Url, direttore esecutivo dell’EFSA, che aggiunge:”Ringraziamo il Parlamento europeo per averci dato l’opportunità di dare questo importante contributo alle ambiziose strategie dell’UE per promuovere la sostenibilità e la diversità”.