Roma – Verso un’intesa tra governo e Unione europea sulla nuova compagnia di bandiera. L’annuncio è stato dato questo pomeriggio dalla Commissaria Margarethe Vestager che ha incontrato a Bruxelles il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti e in collegamento da Roma il Ministro dell’Economia Daniele Franco. Il comunicato della portavoce della commissaria alla Concorrenza spiega che l’UE “sostiene gli sforzi dell’Italia per preparare il lancio di ITA quale nuovo operatore di mercato prima possibile, in linea con le norme comunitarie”.
In questa direzione “dopo intense e costruttive discussioni a tutti i livelli, la Commissione e le autorità italiane hanno raggiunto un’intesa sui parametri chiave per garantire la discontinuità economica tra ITA e Alitalia. Tra le questioni più complesse quella del marchio che gli uffici della DG Competition avevano chiesto di abbandonare. In proposito il ministro Giorgetti ha detto che la nuova compagnia “potrà partecipare alla gara per acquisire il marchio” ora di proprietà di Alitalia.
Gli altri dettagli, che non sono irrilevanti, saranno messi a punto dai prossimi tavoli tecnici ma “oggi abbiamo fatto dei passi in avanti, sicuramente una tappa importante verso la soluzione del problema”. Inizialmente la partenza di ITA era prevista prima dell’estate ma il negoziato è ancora in corso e “sarà operativa ragionevolmente ad agosto”, ha detto il ministro, che ha rassicurato sui termini della discontinuità con la vecchia compagnia. Dalla Commissione fanno anche sapere che sta portando a termine la sua indagine sui prestiti ponte da 400 e 900 milioni di euro concessi tra il 2017 e il 2019 ad Alitalia.
Già nel pomeriggio il ministro Franco aveva spiegato che il confronto con la Commissione era in “via di definizione con l’obbiettivo di massimizzare l’efficacia del piano industriale della nuova compagnia ITA nel rispetto del principio di discontinuità”. Il progetto della new company prevede “un perimetro più contenuto in termini di rotte, flotta e attività collegate ma – ha assicurato il ministro – coerente con l’impostazione del piano industriale e capace di assicurare lo sviluppo anche occupazionale”. Il confronto alle battute finali, si è articolato dunque tra le questioni del marchio, degli slot di Milano Linate e delle attività a terra. Si vedrà da questi dettagli in quali condizioni potrà partire la nuova compagnia.
In particolare, l’UE chiedeva discontinuità anche sui diritti di atterraggio e decollo per il primo aeroporto di Milano e per le attività handling da cui Bruxelles chiede alla nuova compagnia di uscire. La controproposta del governo è di poter mantenere almeno una partecipazione di minoranza.
Nel corso del colloquio “serrato e costruttivo” con la commissaria Vestager, Giorgetti ha posto l’attenzione anche su gli altri dossier a partire dalla necessità di poter sostenere finanziariamente le imprese nel processo di de-carbonizzazione che penalizzano fortemente settori dell’industria italiana come la ceramica e la siderurgia. Un altro tema riguarda il prolungamento delle garanzie dello Stato alle aziende in difficoltà per la pandemia.