Bruxelles – Consiglio: smettete di fumare. Fa bene alla salute e aiuta a passare indenni la pandemia di Coronavirus. E’ il messaggio che arriva dall’UE, in occasione della giornata mondiale senza tabacco. Stella Kyriakides non può non attualizzare. “La crisi del COVID-19 ha evidenziato la vulnerabilità dei fumatori, che hanno un rischio fino al 50% superiore di sviluppare malattie gravi e morte per virus“, ricorda la commissaria per la Salute, sintetica e diretta come meglio non potrebbe nel dire che “smettere ti salva la vita: ogni momento è buono per smettere”, e questo momento storico lo è ancor di più.
Certo il COVID può rappresentare un nuovo, ulteriore elemento di lotta al vizio delle bionde, ma Kyriakides ricorda che smettere di fumare è buona pratica a prescindere dalla crisi sanitaria. “Senza il consumo di tabacco, si potrebbero evitare nove casi su dieci di cancro ai polmoni“. Ecco perché resta fermo l’obiettivo di “creare una generazione senza fumo in Europa, dove meno del 5% delle persone usa il tabacco entro il 2040″. Oggi questa percentuale tocca quota 25%. In termini assoluti, si intende passare da un fumatore ogni quattro cittadini europei, a un fumatore ogni venti. “Sarebbe un cambiamento significativo” ed epocale.
Per avere una società ‘tobacco-free’ c’è però molto lavoro fare. Da una parte, spiega Kyriakides, “dobbiamo aumentare la motivazione a smettere di fumare”, mentre dall’altra parte “dobbiamo intensificare il nostro gioco e garantire un’applicazione più rigorosa della legislazione dell’UE sul tabacco, in particolare per quanto riguarda le vendite ai minori e le campagne per smettere di fumare”.
La giornata mondiale senza tabacco è stata istituita ne 1988 dall’Organizzazione mondiale per la sanità (OMS). Celebrata inizialmente il 7 aprile, è stata successivamente spostata al 31 maggio. La speciale giornata, invitando ad astenersi dal fumare per 24 ore, vuole essere un momento di riflessione sull’uso e l’abuso di sigarette. La stessa OMS ha stimato che ogni anno in tutto il mondo muoiono a causa del tabacco oltre otto milioni di persone, tra fumatori attivi e passivi.