Bruxelles – La ONG ambientalista PAN (Pesticide Action Network) mette in discussione la credibilità dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) e delle sue valutazioni scientifiche sui pesticidi. Secondo un rapporto pubblicato oggi (7 giugno), l’EFSA ha dato il via libera negli ultimi quindici anni a 12 pesticidi sospettati di essere genotossici, vale a dire in grado di danneggiare il DNA delle cellule e per questo associate ai rischi di cancro.
Il documento si intitola “EFSA, scienza o ideologia” e ha monitorato il processo di approvazione della famiglia di 12 sospetti pesticidi genotossici autorizzati dall’EFSA dal 2006, molti dei quali sono ampiamente usati in Europa. Il rapporto è stato pubblicato appositamente nella Giornata mondiale della sicurezza alimentare, il 7 giugno, e si sofferma a monitorare se queste sostanze attive siano direttamente da considerare pericolose oppure possano produrre “sottoprodotti” cancerogeni. Tra questi 12 pesticidi, ad esempio, viene menzionata l’idrazide maleica, un erbicida, che tra i suoi derivati dalla degradazione (metaboliti) include l’idrazina, una sostanza considerata genotossica e classificata come cancerogena di categoria 1B (sospetta) per l’uomo. Tuttavia, la commercializzazione dell’idrazide maleica è stata comunque riapprovata a livello europeo nell’ottobre 2017. Oppure, si menziona il pesticida Buprofezin che è stato considerato accettabile dall’EFSA, mentre chi ne entra in contatto -secondo PAN – potrebbe essere esposto al metabolita mutageno e cancerogeno ‘anilina’.
Il rapporto conclude che le approvazioni dell’EFSA “sono inaffidabili” e che i pesticidi non si sono dimostrati sicuri. Le sostanze potrebbero aiutare a spiegare l’aumento dei tassi di cancro al seno e alla prostata in Europa. PAN aggiunge che le azioni dell’agenzia equivalgono a un’ideologia che minimizza i rischi e ignora le prove critiche degli scienziati indipendenti al “fine di favorire gli interessi commerciali”.
“Il nostro rapporto mostra che i dodici pesticidi non si sono dimostrati sicuri. Ciò significa che il cibo e i mangimi sono contaminati da sostanze con un rischio inaccettabilmente alto di gravi impatti sulla salute”, ha scritto Martin Dermine, responsabile delle politiche sanitarie e ambientali di PAN, denunciando che l’EFSA è “un’organizzazione inaffidabile, lacerata da interessi commerciali, che scrive le proprie regole per aiutare a mettere sul mercato e nei nostri piatti alcuni dei pesticidi più preoccupanti”.
Contro l’EFSA ancora accuse e critiche pesanti. Non è la prima volta che l’Agenzia europea con sede a Parma è al centro di polemiche. Dopo il via libera al glifosato, principio attivo usato per i pesticidi in agricoltura, il Tribunale dell’UE ha intimato all’organismo di rendere pubblici gli studi di tossicità prodotti per giustificare il via libera, e prima ancora la Commissione europea aveva ordinato all’EFSA di rendere pubblici tutti gli studi scientifici realizzati, dopo le accuse di utilizzo di un rapporto prodotto da Monsanto per produrre le sue decisioni.