Bruxelles – UE-Germania, adesso è scontro aperto. Per l’attività della Corte costituzionale tedesca e il suo mettersi di traverso rispetto alle decisioni assunte a livello comunitario la Commissione europea ha deciso di aprire una procedura d’infrazione. L’accusa è” violazione dei principi fondamentali del diritto dell’UE”. In particolare si contesta il mancato rispetto dei principi di autonomia, primato, effettività e applicazione uniforme del diritto dell’Unione, nonché del rispetto della giurisdizione della Corte di giustizia europea.
Oggetto della lettera di messa in mora inviata a Berlino la decisione con cui l’Alta corte di Karlsruhe ha criticato il programma di stimolo della Banca centrale europea del 2020. In quell’occasione il massimo organo di giustizia tedesco si era espresso in modo contrario, considerando illegali ai sensi delle leggi federali gli acquisti della BCE. Tutto questo senza interpellare la Corte di giustizia europea, che pure in merito si era già espressa sancendo la supremazia delle norme europee su quelle nazionali. Così facendo, critica Bruxelles, è stato “violato il principio del primato del diritto comunitario”.
La Commissione ritiene che la sentenza della Corte costituzionale tedesca “costituisca un serio precedente, sia per la futura prassi della stessa Corte costituzionale tedesca, sia per le corti ei tribunali supremi e costituzionali di altri Stati membri”. Per questo motivo si chiede alla cancelleria di Berlino di intervenire. Si concedono due mesi di tempo per fornire un risposta convincente, o si andrà avanti con la procedura.