Bruxelles – Prove tecniche di normalità, in Commissione europea. La sala stampa del palazzo che ospita il quartier generale dell’esecutivo comunitario ha riaperto ai giornalisti dopo quasi un anno e mezzo di chiusura dovuta alla pandemia di COVID e alle regole di sicurezza che ne sono derivate. Uso della mascherina anche per fare domande, distanziamento assicurato dal divieto di utilizzare tutta una serie di poltroncine, capienza comunque limitata: non è ancora il ritorno alle origini, ma un nuovo inizio.
“E’ un giorno veramente speciale”, commenta Dana Spinant, vice capo del servizio dei portavoce. “Dopo 15 mesi abbiamo riaperto, e siamo contenti di rivedere i giornalisti. Lasciatemelo dire anche a nome del servizio dei portavoce”. I giornalisti possono dunque tornare a frequentare la sala stampa a cadenza quotidiana, per i briefing e per le conferenza stampa organizzati dall’esecutivo comunitario nell’ambito dello svolgimento delle proprie funzioni.
La Commissione europea tiene comunque in vigore il sistema di comunicazione in remoto, per un sistema di comunicazione nei fatti ‘ibrido’, con giornalisti presenti e altri collegati da casa o, dove possibile, dal proprio ufficio. “Ci auguriamo di poter vedere sempre più giornalisti in questa sala stampa”, l’auspicio di Spinant. Le regole per la riapertura parziale sono state concordate con l’API, l’Associazione internazionale della stampa.