Bruxelles – Valutazioni “affidabili” e comunicazione dei rischi per tutta la filiera alimentare, dal campo alla tavola. Sarà l’obiettivo strategico prioritario della nuova strategia dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) per i prossimi sei anni (2022-2027), frutto dei contributi di partner, portatori di interesse e dei cittadini per definire in che direzione andrà l’EFSA nei prossimi anni.
Il consiglio di amministrazione dell’agenzia europea con sede a Parma ha adottato la nuova strategia martedì 13 luglio, sottolineando che gli “sviluppi politici a livello dell’UE, come la strategia Farm to Fork (pubblicata dalla Commissione a maggio dell’anno scorso, ndr), plasmeranno il fulcro delle nostre attività negli anni a venire; e la pandemia ci impone di adattarci a nuovi modi di lavorare”. Valutare i rischi per la salute umana, il benessere degli animali, delle piante e all’ambiente rimarrà obiettivo strategico. “L’EFSA si impegnerà a fornire consulenza scientifica di alta qualità ai gestori del rischio in collaborazione con gli Stati membri e le agenzie, facendo uso di approcci di valutazione del rischio più pertinenti e armonizzati a livello internazionale”.
L’EFSA è da anni ormai sotto tiro di attivisti dell’ambiente e anche eurodeputati che hanno criticato l’agenzia europea, accusandola di scarsa trasparenza sulle valutazioni scientifiche. Ad esempio il via libera all’erbicida glifosato, per il quale è fortemente criticata. Anche il Tribunale dell’UE ha intimato all’organismo di rendere pubblici gli studi di tossicità prodotti per giustificare il via libera. Proprio poche settimane fa, un rapporto di Pesticide Action Network (PAN) Europe ha accusato l’agenzia di parzialità a favore dell’industria e di mancanza di indipendenza nella valutazione.
“Il mondo continua a cambiare rapidamente”, scrive l’Efsa ricordando che nel 2021 è entrato in vigore un emendamento alla legislazione alimentare generale, “che ha aumentato le nostre responsabilità nei confronti dei cittadini dell’UE”. Per questo occorre rinnovarsi e se affrontare i rischi “dal campo alla tavola” sarà l’obiettivo centrale della strategia dei prossimi sei anni, tra questi vengono menzionati anche garantire la preparazione per le future esigenze di analisi dei rischi e migliorare il modo “in cui gestiremo e renderemo possibili le nostre operazioni”. “Cercheremo di responsabilizzare il personale e garantire l’agilità organizzativa, che è un fattore cruciale del nostro lavoro”, conclude l’agenzia. Dopo l’adozione della strategia, l’agenzia europea punta a farla partire da gennaio 2022.