L’emergenza Covid ha sicuramente modificato molte abitudini degli italiani e tra queste rientrano anche quelle delle vacanze estive che, nello scorso anno, hanno subito una drastica riduzione e che quest’anno si caratterizzano per alcune conferme e diverse novità.
Tra le situazioni che maggiormente contraddistinguono le vacanze ci sono sicuramente quelle legate all’andamento della pandemia, che genera in alcuni cambi di programma e in altri costanti modifiche nel periodo. Ci si è ormai abituati al last minute, alla progettazione a breve termine e quindi spesso si cambia idea al cambiare della curva dei contagi. L’ultimo evento che ha destato qualche preoccupazione in ordine di tempo è stato l’avvento della variante delta. La sua crescente incidenza sui contagi giornalieri ha generato un boom di disdette, soprattutto di viaggi all’estero, che già erano crollati nel 2020 e che nel 2021 sembravano leggermente risollevarsi. Nel 2020 infatti il 90,9% degli italiani è rimasto in Italia, rispetto al 76,1% del 2019. Nel 2021, nonostante continuino le limitazioni per l’estero, il 6,2% aveva comunque optato per andare fuori dall’Italia. Con la situazione attuale è però tutto in discussione.
Le mete
Per l’estate 2021, oltre la metà degli italiani, come spiega un’infografica dell’Università Niccolò Cusano sulle vacanze elaborata su dati di Istat e autorevoli istituto demoscopici, ha confermato di andare in vacanza, mentre circa 10 milioni di persone hanno affermato di non potersi permettere la vacanza per problemi economici. Tra chi riesce a trascorrere un periodo di ferie, il 63,6% andrà fuori regione e il 33% rimarrà nella regione di residenza. Tra le regioni italiane più gettonate troviamo la Toscana e la Liguria. Se ci si focalizza invece sulle spiagge, troviamo un incremento di presenze in diverse regioni, che fanno segnare tutte un +15% e sono Marche, Liguria, Puglia, Sicilia, Sardegna. Nella scelta della meta il 60% degli intervistati ha dichiarato di non essere stato influenzato dal Covid-19, ma di aver scelto in piena libertà in base alle personali preferenze. Solo il 20% si è sentito molto condizionato dalla situazione sanitaria.
I mezzi di trasporto
L’obbligo di distanziamento sociale ha mutato anche le preferenze per quanto riguarda il trasporto. Nel 2020, il 76,3% degli italiani ha utilizzato l’auto per raggiungere il luogo delle vacanze, a differenza del 56,5% del 2019. Per il 2021, il 14,5% ha dichiarato che la pandemia ha influito molto sulla scelta del mezzo di trasporto. Le perdite più grandi si sono tuttavia registrate per il trasporto aereo, con un 50% in meno di voli. Perdite determinate anche dalle limitazioni agli spostamenti tra un paese all’altro.
I mezzi comunitari in generale hanno visto un calo e per il 2021 si propspetta una tendenza molto simile, anche se c’è una maggiore sicurezza rispetto all’estate scorsa, determinata soprattutto dall’avanzare della campagna vaccinale.
La tipologia di vacanza
La pandemia ha inoltre modificato le preferenze sulla tipologia di vacanza. Nel 2020 sono calate di oltre il 50% sia le vacanze brevi (1-3 notti) sia quelle lunghe. Ciò è determinato anche dal calo dei viaggi di lavoro che ha fatto registrare meno presenze negli alberghi. A proposito di alberghi, dopo un anno di ricerca orientata a residence e case in affitto, quest’anno riprendono le prenotazioni negli hotel, a conferma di una rinnovata fiducia e di un leggero ottimismo.