Bruxelles – Un sistema di deposito cauzionale europeo di 15 centesimi per dare una spinta al riciclaggio delle bottiglie di plastica. E’ quanto chiede l’iniziativa dei cittadini europei (ICE) “ReturnthePlastics” che la Commissione Europea ha deciso di registrare lo scorso 13 agosto, dando formalmente il via alla raccolta delle firme. Ne serviranno almeno un milione entro un anno raccolte in 7 diversi Stati membri per portare la Commissione a reagire all’iniziativa cittadina, come di recente è accaduto per ‘End the cage age’, per un’Europa senza gabbie.
I promotori chiedono all’UE un sistema di deposito cauzionale a livello europeo per il riciclaggio delle bottiglie di plastica, un incentivo per portare gli Stati membri a installare nelle catene di supermercati che vendono bottiglie di plastica distributori automatici per il riciclaggio delle bottiglie usate. Infine, si propone di far pagare alle aziende produttrici di bottiglie di plastica le tasse sulla plastica per il sistema di riciclaggio e di deposito delle bottiglie di plastica (secondo il principio che chi inquina paga).
Come funziona la proposta: l’idea è quella di un deposito di 15 centesimi di euro per ogni acquisto di bottiglia di plastica nell’Unione Europea. Una volta vuota, il consumatore può restituire la bottiglia di plastica a un supermercato che dispone di un distributore automatico per raccogliere le bottiglie per il riciclaggio, ricevendo in cambio la tassa di deposito di 15 centesimi di euro che può essere nuovamente spesa al supermercato. Non è una novità: i sistemi di deposito cauzionale sono già diffusi nel mondo per tagliare la produzione di rifiuti, incoraggiando il consumatore a riportare indietro la bottiglia usata e vuota.
Come sottolineano i promotori dell’ICE, dal 3 luglio scorso è in vigore la direttiva SUP sulla plastica monouso, che vieta i 10 articoli in plastica monouso più comuni (come piatti, posate, cannucce) in tutti gli Stati membri dell’UE, ma non ancora le bottiglie di plastica che sono tra i prodotti di plastica più diffusi, che impiegano centinaia di anni a essere smaltiti.