Bruxelles – Mario Draghi migliore di Angela Merkel ed Emmanuel Macron. Per gestione della campagna vaccinale anti-COVID, il presidente del Consiglio riceve più apprezzamenti della cancelliera tedesca e del presidente francese. Proprio così. Il modo in cui è stata condotta la strategia di immunizzazione regala al leader italiano un indice di popolarità e consenso che i principali partner invece non raccolgono. Il dato è contenuto nell’ultimo sondaggio Eurobarometro commissionato dal Parlamento europeo in vista del discorso sullo stato dell’Unione che la presidente dell’esecutivo comunitario, Ursula von der Leyen, pronuncerà la settimana prossima (15 settembre) in Aula a Strasburgo.
Gli intervistati in Italia riconoscono che in fatto di protezione dal Coronavirus il governo nazionale ha fatto bene, anche meglio di tanti altri in Europa (58%). Un consenso per la propria classe dirigente tra i più alti (il nono indice di gradimento su 27), e superiore a quello espresso da tedeschi e francesi per i rispettivi leader (47% e 46% rispettivamente). Draghi dunque meglio di Merkel e Macron.
Diverso invece il discorso sull’approvvigionamento dei vaccini. Gli italiani premiano il governo per l’uso che ha saputo fare delle fiale, arrivate però per merito dell’UE senza il cui lavoro l’Italia avrebbe potuto fare ben poco. Proprio così. Solo tre persone su dieci (32%) sul totale degli intervistati ritengono che il governo italiano avrebbe fatto meglio dell’UE per procurarsi il siero e garantirsi le commesse. In Italia si riconosce dunque l’importanza ricoperta dall’Europa nella gestione della pandemia. La maggioranza (58%) premia il lavoro dell’esecutivo comunitario.
A proposito di Europa, gli italiani si dicono soddisfatti anche del green pass, riconosciuto come il sistema migliore e più sicuro per i viaggi in tempi di pandemia. Lo promuovono tre persone su quattro (75%), in quello che di fatto si trasforma in un altro indice di gradimento di Draghi. L’utilizzo di un certificato digitale europeo per il COVID è stato deciso a livello di capi di Stato e di governo in sede UE, dove a rappresentare l’Italia c’era proprio l’attuale inquilini di palazzo Chigi.