Il mercato della canapa light, ovvero depotenziata, sta vivendo ora, più che mai dei periodi di successo: pertanto, è più che lecito chiedersi cosa prevedano le leggi sul territorio europeo. A tal proposito, è interessante approfondire il quadro normativo della Svizzera che, rispetto all’Italia, sembra iniziare a mostrare maggiore flessibilità e tolleranza verso il settore della cannabis light.
Il termine “light” indica semplicemente delle infiorescenze modificate col proposito di ottenere piante ad alto contenuto di CBD e, di conseguenza, con percentuali bassissime di THC.
Al momento, è possibile acquistare tali prodotti? Sì, esistono diversi shop di canapa light online, ma è importante capire quale sia il punto di riferimento migliore a cui rivolgersi, sempre nel rispetto delle normative per la vendita di prodotti a base di CBD in Svizzera.
Canapa light: cosa dicono le attuali leggi in Svizzera?
La Svizzera ha, di recente, iniziato a far parlare di sé per la maggiore tolleranza mostrata verso il mondo della canapa light e dei prodotti ad esso collegati. Infatti, la situazione è radicalmente mutata rispetto ad altri paesi dell’UE.
Prima di tutto, gli agricoltori svizzeri hanno finalmente l’opportunità di lasciare che il raccolto cresca e maturi al 100%. Prima, ciò non era possibile in quanto si voleva evitare che le percentuali di THC aumentassero con il raggiungimento della maturazione completa.
Tale decisione è strettamente correlata alla possibilità di produrre ed acquistare prodotti con un contenuto di THC più elevato rispetto al passato: in Svizzera, la percentuale massima di tetraidrocannabinolo è ora pari all’1%.
In Italia, così come in quasi tutti i paesi appartenenti all’Unione Europea, ciò non è ancora possibile, in quanto la tolleranza è pari ad una percentuale dello 0,02%. Il motivo non è casuale: si ricorda che il THC provoca effetti psicotropi, ovvero è una sostanza che agisce sulla lucidità mentale di chi ne fa uso.
Oltre ai passi in avanti che il paese sta compiendo verso la cannabis light, è importante sapere che non mancano restrizioni e sanzioni per chiunque trasgredisce le regole. Ad esempio, coloro che non rispettano il limite massimo di THC consentito potrebbero avere problemi di natura penale, potendo persino dover scontare un massimo di tre anni di detenzione.
Le limitazioni riguardano anche i venditori: la canapa light non è un prodotto destinato ai minori di 18 anni, proprio come gli alcolici. Sebbene non ci siano leggi precise, il consiglio è anche quello di evitare di mettersi alla guida dopo l’assunzione di sostanze in cui oltre il CBD, è presente anche un quantitativo di THC. Sebbene l’1% possa sembrare una dose irrilevante, potrebbe essere abbastanza per causare sonnolenza e affaticamento.
Normative e leggi in Svizzera per la Canapa medica
Dopo aver brevemente presentato la situazione relativa alle normative e alle leggi CBD in Svizzera, un doveroso approfondimento riguarda la canapa medica e gli usi concessi.
Dal 2020, infatti, anche tali sostanze sono divenute accessibili in maniera più facile agli abitanti della nazione: sempre grazie a delle modifiche normative, molti più pazienti hanno avuto l’opportunità di iniziare dei trattamenti a base di cannabis terapeutica.
A tal riguardo, è importante chiarire un concetto: non è assimilabile alla canapa light sopracitata, in quanto i livelli di THC e di CBD sono nettamente superiori. Ma viene anche utilizzata per motivazioni diverse: a scopo medico, la cannabis viene prescritta per la cura di malattie e patologie specifiche, soprattutto per alleviare dolori cronici.
La decisione sembra esser stata accolta perché, in Svizzera, così come in altri paesi dell’eurozona, le domande per la canapa terapeutica sono aumentate.
Qual è la situazione in questo caso? Molto semplice: i medici non devono più seguire lunghi e complessi iter burocratici per prescrivere ai propri pazienti dei farmaci a base di canapa. Al contempo, però, sono obbligati a riferire tutto ciò che fanno all’Ufficio federale di Sanità Pubblica, in modo da operare in totale trasparenza e nel rispetto di quanto previsto.
Perché le normative in Svizzera stanno cambiando?
L’evoluzione della situazione in Svizzera non è un caso isolato: diversi paesi in tutto il mondo, negli ultimi anni, si stanno adoperando per lo sviluppo e la crescita del settore della cannabis light. Le ragioni di ciò sono facili da individuare: la canapa ad alto contenuto di CBD sta stuzzicando l’interesse di un numero di persone sempre più elevato e, di conseguenza, offre degli introiti notevoli allo Stato.
Il cambiamento del quadro normativo va di pari passo anche con le scoperte e gli studi scientifici sempre più approfonditi verso il CBD: ormai, tutti sono consapevoli del fatto che si tratta di un principio attivo naturale, privo di effetti psicotropi e che offre numerosi effetti benefici ai consumatori. Dall’alimentazione alla cura della pelle, sino a curare problematiche quali ansia, lo stress e l’insonnia, i prodotti a base di cannabidiolo combinano efficacia ed elevati standard di tolleranza, così da trovare un uso sempre più comune nella vita quotidiana delle persone. In ogni caso, per essere certi di acquistare prodotti di qualità, bisogna rivolgersi a dei negozi che non siamo solo specializzati, quanto certificati per l’integrità e la conformità dei prodotti rispetto agli standard europei, un esempio è il negozio di Justbob, per esempio, un ecommerce che negli ultimi anni ha conquistato sempre più successo e ha raggiunto standard qualitativi davvero elevati.