Bruxelles – Deficit economico e milioni di posti di lavoro persi. La crisi del COVID-19 “è stata un vero e proprio spartiacque, un evento devastante quanto inatteso” anche per il turismo “che rappresenta una delle maggiori fonti di guadagno per l’UE”. Lo ha evidenziato oggi (12 ottobre) il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, aprendo da remoto i lavori del Global Tourism Forum 2021.
“L’Europa è la prima destinazione turistica al mondo e dunque è importante sostenere questo settore perché, oltre a rafforzare la nostra competitività, può rilanciare in modo significativo la nostra ripresa economica e sociale”, ha ricordato Sassoli. Il presidente dell’Europarlamento cita la necessità di mettere a punto nuove alleanze, nuovi strumenti per facilitare la mobilità dentro e fuori l’UE – ingessata per mesi dalle restrizioni per frenare l’ondata dei contagi da Coronavirus – e renderla più sostenibile, resiliente e con un minore impatto ambientale.
Oggi, con i progressi della vaccinazione, turismo e mobilità tornano a respirare. Per Sassoli è la sostenibilità il paradigma “con cui dobbiamo declinare i temi dello sviluppo economico, compreso quello turistico. È importante ripensare a questo settore in un’ottica multisettoriale”. Ovvero tutti “devono fare la loro parte e il successo dell’industria turistica risiederà nelle sinergie e nelle interconnessioni che si stabiliranno tra i diversi settori”. Fissa quelle che dovrebbero essere le priorità di investimento nel settore, dal migliorare la connettività, a maggiori investimenti in viaggi sostenibili multimodali, senza dimenticare la promozione di una gestione intelligente dei flussi turistici. Come? Attingendo alle risorse del Quadro Finanziario pluriennale dell’UE (QFP) e del Next Generation EU, lo strumento temporaneo per la ripresa, “ma soprattutto lavorando insieme a un’agenda europea per il turismo 2030/2050, in modo da rafforzarne la sua competitività nel medio e lungo periodo”.