Bruxelles – La pandemia ha cancellato circa 45 milioni di tonnellate di beni di vario genere nell’UE. A tanto ammonta il traffico merci mancato a causa dell’introduzione delle misure restrittive. Il lockdown ha fermato il trasporto su strada, sceso dell’8% nel secondo trimestre del 2020 rispetto allo stesso periodo dell’anno del 2019.
Tra aprile e giugno del 2019 sono state trasportate sulle autostrade di tutta Europa 460.874.000 tonnellate di merci. Tra aprile e giugno 2020, rileva Eurostat, la mole di consegne è scesa a 415.982.000 tonnellate. L’istituto di statistica europeo non ha dubbi. “I blocchi e le altre misure imposte da molti Stati membri nel 2020 per contrastare la pandemia di COVID-19 hanno avuto un impatto negativo impatto sul trasporto merci su strada, in particolare nel secondo trimestre del 2020”. Questo motivo da una parte “ha determinato un’interruzione della tendenza al rialzo osservata negli ultimi anni” a livello di numeri, e dall’altra parte ha prodotto una strozzatura dell’economia con tutte le conseguenza del caso.
La buona notizia è che il secondo trimestre del 2020 “ha visto il culmine delle misure restrittive” per contrastare la pandemia di COVID-19, ma comunque il lockdown si è fatto sentire. In termini di traffico merci mancato, rispetto al primo trimestre del 2020, il numero di tonnellate per chilometro in marcia nell’UE è diminuito dell’8%. Rispetto al secondo trimestre del 2019, la flessione raggiunge invece la doppia cifra, al 10%.
Non fa eccezione l’Italia. Dalla rete stradale e autostradale è stato cancellato un traffico merci per quasi sei milioni di tonnellate. Si è passati dalle 35.439.000 tonnellate del secondo trimestre 2019 alle 29.493.000 tonnellate del secondo trimestre 2020.