Bruxelles – L’UE dovrebbe dimostrare decisione e coraggio. “Vorremmo le sanzioni più severe possibili questa sera”. Così la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, lancia l’appello a misure senza precedenti dopo l’incontro con i capi di Stato e di governo riuniti a Bruxelles nel vertice straordinario convocato per la crisi Ucraina. In questo intervento deciso e determinato evoca la possibilità di inserire anche il presidente russo Vladimir Putin nella lista delle personalità oggetto di sanzioni. “Nessuno deve essere escluso dal tavolo“, dice la presidente
L’attacco frontale al leader russo si esplicita nella chiamata a difesa dei valori e modelli europei ed occidentali. “Gli attacchi di oggi colpiscono al cuore il modello democratico europeo, di cui Putin ha paura. Putin teme la libertà e la mentalità aperta”.
Oltre alla risposta comune dei Ventisette, Metsola chiede interventi radicali a quegli Stati membri che fanno dei documenti ‘facili’ un business. E’ tempo di “porre fine al pericoloso fenomeno dei passaporti dorati che forniscono una scorciatoria per l’acquisizione della cittadinanza europea”. Una critica rivolta a Cipro e alla ‘sua’ Malta, contro cui l’UE ha avviato anche procedura d’infrazione. Una pratica contro cui anche l‘Eurocamera si è espressa in modo netto.
Nella strategia di risposta alla crisi ucraina Metsola insiste anche sull’importanza e la necessità di sostenere il governo di Kiev e la popolazione. “Dobbiamo rafforzare l’assistenza al Paese e provvedere all’assistenza umanitaria” derivante dal conflitto.
Intanto il Parlamento europeo, in segno di solidarietà e vicinanza al governo di Zelensky, ha deciso di illuminare di giallo e blu, colori della bandiera della repubblica ucraina, la facciata della sede dell’istituzione a Bruxelles.