Strasburgo, dall’inviata – Da una parte chi lo considera una energia pulita, dall’altra chi chiede di liberarsene. Mentre l’Europarlamento si prepara al voto decisivo sull’inserimento di gas e nucleare, a certe condizioni e per un tempo limitato, nel sistema di classificazione degli investimenti sostenibili – la cosiddetta tassonomia dell’UE, fuori dei locali del Parlamento a Strasburgo era in corso questa mattina (6 luglio) una manifestazione pacifica che ha visto a confronto sostenitori e detrattori dell’energia dell’atomo.
Fisicamente a confronto, dal momento che si sono posizionati ai due lati della strada di ingresso dell’Europarlamento, separati da un semaforo e dalle strisce pedonali. I manifestanti sono membri di varie associazioni ambientali, tra cui Legambiente.
L’Eurocamera è divisa sulla questione e ci si aspetta una conta all’ultimo voto. A dare il suo sostegno alla proposta della Commissione europea anche il premier ceco Petr Fiala, alla guida del Consiglio Ue dal primo luglio ha esortato gli eurodeputati a “non respingere questo compromesso” sulla tassonomia “che è stato difficile da negoziare, che è fragile ma anche equilibrato”. Per Fiala l’energia atomica e il gas come fonti di transizione “per una serie di Paesi membri sono l’unico strumento che consentirà nei prossimi anni di raggiungere gli obiettivi climatici comuni”. Ha aggiunto che “ogni Stato membro deve essere libero di scegliere il mix energetico che vuole” e nelle priorità della sua presidenza, in tema di sicurezza energetica, ha già chiarito che intende spingere sull’energia dell’atomo.