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Home » Agricoltura » Siccità: Coldiretti e Philip Morris insieme per salvare il tabacco italiano

Siccità: Coldiretti e Philip Morris insieme per salvare il tabacco italiano

L’accordo favorisce la diffusione di sistemi di agricoltura digitale e di precisione per il risparmio energetico e la riduzione fino al 50 per cento dell’impiego di acqua. Per il 2022, i volumi previsti dall’accordo sono di oltre 20.000 tonnellate

Perla Ressese di Perla Ressese
20 Luglio 2022
in Agricoltura

Roma – Coldiretti e Philip Morris Italia hanno siglato l’accordo annuale di filiera per garantire la continuità degli investimenti sul tabacco italiano, favorendo, tra le altre cose, la diffusione nelle campagne di sistemi di agricoltura digitale e di precisione per il risparmio energetico e la riduzione fino al 50 per cento dell’impiego di acqua. Un provvedimento di particolare importanza, tanto in più in una fase caratterizzata dalla siccità che taglia i raccolti e fa esplodere i costi di coltivazione del tabacco e sulla scia degli aumenti dell’energia e delle materie prime legati anche al conflitto in Ucraina.   

Ettore Prandini, presidente di Coldiretti

L’intesa è stata sottoscritta a Palazzo Rospigliosi a Roma alla presenza, tra gli altri, del Presidente della Coldiretti Ettore Prandini, del Presidente e Ad di Philip Morris Italia Marco Hannappel, del Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Stefano Patuanelli, del Sottosegretario di Stato per l’Economia e le Finanze, Federico Freni, della Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, del Vicepresidente e Assessore alle politiche agricole della Regione Umbria, Roberto Morroni, dell’Assessore all’Agricoltura della Regione Veneto, Federico Caner e dell’Assessore all’Agricoltura della Regione Campania, Nicola Caputo. 

La firma rientra in un accordo di lungo respiro che prevede investimenti pluriennali collegati con l’attività della filiera italiana nella produzione, dal 2014, dei prodotti innovativi del tabacco da inalazione senza combustione, che ha reso possibile la stipula di accordi di filiera integrata, a sostegno di una filiera nazionale che è oggi la più importante d’Europa, con circa 50.000 addetti.

In particolare, per quanto riguarda il 2022, l’accordo prevede l’acquisto di tabacco greggio per volumi pari a oltre 20.000 tonnellate (circa il 50 per cento del tabacco italiano). L’accordo tiene conto anche delle nuove criticità nel settore agricolo e segna un ulteriore impegno condiviso per diffondere buone pratiche di coltivazione e sinergie gestionali nella filiera, con l’obiettivo di dare continuità alla produzione ed investire sulla sostenibilità e sulla digitalizzazione, contribuendo alla sostenibilità eco-energetica e ambientale della coltivazione, riducendo l’uso di agrofarmaci e fertilizzanti e riducendo le emissioni di CO2 della filiera agricola.

Un impegno importante anche per il rilancio del settore in vista dell’attuazione della riforma della Politica Agricola Comune (Pac) ed un primo passo per attivare ulteriori iniziative volte a rendere sempre più efficiente una filiera di grande rilevanza dal punto di vista economico ed occupazionale per i territori coinvolti.

Inoltre, rappresenta un importante impegno in un momento di incertezza per il futuro dell’intero comparto, anche alla luce dei dibattiti in corso negli ultimi mesi a livello europeo che potrebbero generare significativi impatti negativi sulle filiere agro-industriali italiane. 

“La crisi aggravata dalla guerra in Ucraina si può affrontare solo con la corresponsabilità dell’intera filiera e l’iniziativa assunta nell’ambito dell’accordo siglato nel settore del tabacco rappresenta un segnale importante per l’intero sistema agroalimentare” ha affermato il Presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, nel sottolineare “l’importanza di interventi capaci di far fronte ad aumenti di costi insostenibili per le imprese agricole che rischiano di compromettere i raccolti con un impatto su economia, ambiente e lavoro”.

“Continuiamo a sostenere in modo concreto e tangibile la filiera tabacchicola italiana insieme a Coldiretti, sempre più convinti di

Marco Hannappel, Presidente e Amministratore Delegato di Philip Morris Italia

quanto una logica di filiera integrata sia la sola – oltre che la migliore – strada da seguire, come ormai facciamo da oltre dieci anni – parole di Marco Hannappel, Amministratore Delegato e Presidente di Philip Morris Italia, che ha aggiunto: è fondamentale, tanto più in una fase delicata come quella attuale”.

“L’accordo va nella direzione che Forza Italia ha sempre auspicato – ha dichiarato il vicepresidente del gruppo Forza Italia alla Camera e responsabile del dipartimento Agricoltura del movimento azzurro, Raffaele Nevi – perché guardiamo in modo assolutamente favorevole a un modello innovativo che vede la stretta collaborazione tra settore agricolo e industria della trasformazione”.

Secondo Nevi “Philip Morris si conferma grande player italiano che vuole investire sulla filiera tabacchicola, un fiore all’occhiello del Made in Italy. Gli importanti e corposi investimenti ricompresi in questa intesa gioveranno a un settore come quello agricolo che, mai come oggi, deve tornare a essere trainante, ma soprattutto influiranno positivamente su economia e lavoro in un momento tutt’altro che roseo”. 

L’accordo di filiera nel settore del tabacco ha durata pluriennale ed è stato siglato tra Coldiretti e Philip Morris, che si è impegnata ad acquistare circa il 50 per cento del tabacco prodotto in Italia, grazie alla collaborazione con circa 1.000 aziende agricole attive prevalentemente in Campania, Umbria, Veneto e Toscana garantendo così la possibilità di attuare una programmazione strategica di medio-lungo periodo e la sostenibilità economica per l’intera filiera tabacchicola italiana.

Gli investimenti di Philip Morris Italia sulla filiera agricola italiana, pari a circa 100 milioni di euro per il 2022, avranno in Italia un impatto occupazionale stimato diretto, indiretto ed indotto fino a 28.700 persone (di cui fino a 9.200 in Veneto, fino a 9.500 in Umbria, fino a 10.000 in Campania). L’impatto economico stimato diretto, indiretto ed indotto degli accordi per l’anno 2022 sarà di 75 milioni di Euro in Veneto, 77 milioni in Umbria e 82 milioni in Campania.

“Come Philip Morris, il nostro impegno verso la filiera tabacchicola guarda al futuro e lo stiamo dimostrando in primis con questo rinnovo, frutto degli accordi stipulati con il Mipaaf”, parole di Cesare Trippella, Head of Leaf EU Philip Morris Italia,  che ha aggiunto: “La nostra Azienda è all’avanguardia anche dal punto di vista degli investimenti per la transizione energetica, ecologica e digitale della filiera tabacchicola: in linea con la visione innovativa di un mondo senza fumo, Philip Morris Italia già dal 2011 ha intrapreso azioni strategiche volte a tali transizioni, ottenendo successi nella riduzione di CO2, nell’uso responsabile della risorsa idrica, nonché nella digitalizzazione della filiera. Tali risultati sono la chiave per costruire e garantire all’intera filiera tabacchicola un futuro sostenibile, anche in un contesto in continuo cambiamento come quello attuale”.  

Complessivamente gli accordi di collaborazione sottoscritti da Philip Morris Italia con il Ministero delle Politiche Agricole e Coldiretti a partire dai primi anni Duemila hanno generato investimenti agricoli pari a oltre due miliardi di euro complessivi a beneficio della filiera tabacchicola italiana.

La filiera del tabacco in Italia è la più importante in Europa

In Italia, nella coltivazione di tabacco greggio, sono occupate a vario titolo circa 50.000 persone. Gli investimenti di Philip Morris Italia sulla filiera agricola italiana, pari a circa 100 milioni di euro per il 2022, avranno in Italia un impatto occupazionale stimato diretto, indiretto ed indotto fino a 28.700 persone (di cui fino a 9.200 in Veneto, fino a 9.500 in Umbria, fino a 10.000 in Campania). L’impatto economico stimato diretto, indiretto ed indotto degli accordi per l’anno 2022 sarà di 75 milioni di Euro in Veneto,  77 milioni in Umbria e 82 milioni in Campania[1].             

Philip Morris International e la filiera tabacchicola italiana

Il Verbale d’Intesa Programmatica con il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali sottoscritto lo scorso aprile ha confermato l’impegno di Philip Morris a investire fino a 500 milioni di Euro in cinque anni e prevede l’acquisto da parte dell’azienda di circa il 50% del produzione totale italiana di tabacco, grazie alla produzione delle aziende facenti parte dell’accordo di filiera stipulato con Coldiretti e gestito da ONT – Organizzazione Nazionale Tabacchi.          

Si tratta del più grande impegno nella filiera tabacchicola italiana da parte di un’azienda privata, finalizzato non solo all’acquisto di tabacco in foglia italiano ma anche alla valorizzazione, innovazione e sostenibilità della filiera. 

 Contenuto redatto in collaborazione con Philip Morris Italia

Tags: tabacco

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