Bruxelles – Più soldi a rifugiati ucraini. Il Consiglio dell’Ue ritiene di dover aumentare il contributo per aiutare quanti scappano dalla guerra e trovano riparo nell’Unione europea. Il Comitato dei rappresentanti permanenti conferma la decisione di aumentare il costo per sostenere i rifugiati da 40 euro a 100 euro a persona a settimana, ed estenderne l’applicazione da 13 a 26 settimane dal momento in cui la persona chiede la protezione temporanea riconosciuta dall’UE ai cittadini ucraini. Inoltre, per venire incontro alle difficoltà degli enti locali responsabili per l’accoglienza, si prevede di rimborsare retroattivamente progetti che si occupano di bisogni legati ai rifugiati che sono già stati completati nei territori. Comuni e Regioni dovranno anticipare spese, ma potranno essere ripagati.
E’ solo una proposta, nessun assegno da 100 euro verrà staccato a partire da questo momento. Queste decisioni rappresentano la posizione negoziale del Consiglio, in vista delle trattative inter-istituzionali attese alla ripresa dei lavori dopo la pausa estiva. Ma l’istituzione UE rappresentativa degli Stati membri ha voluto riconoscere priorità a questo file. “L’adozione urgente del mandato del Consiglio invia un forte segnale di solidarietà con gli Stati membri e le regioni che hanno accolto milioni di persone in fuga dall’aggressione russa contro l’Ucraina”, sottolinea Ivan Bartoš, vice primo ministro e ministro dello sviluppo regionale della Repubblica ceca, il Paese con la presidenza di turno del Consiglio dell’UE. “La situazione continua a deteriorarsi a causa della guerra e dobbiamo agire rapidamente per garantire che le risorse di coesione siano messe a disposizione dove sono più necessarie”.
Si avverte la necessità di sostenere autorità locali e le organizzazioni della società civile, “poiché sono in prima linea nella pressione migratoria”, continua il rappresentante della presidenza ceca, consapevole delle sfide che l’accoglienza nell’UE di quanti scappano dalla guerra pone per i territori. La proposta di sostegno, che risponde al nome di ‘Fast-Care’, è stata presentata a fine giugno. Dopo meno di un mese il Consiglio è pronto al negoziato.