Bruxelles – Sembra rientrare il pericolo di stop delle forniture di greggio dalla Russia. Transneft riprende a pompare petrolio verso i Paesi dell’UE lasciati precedentemente a secco per disguidi dovuti a ritardi nei pagamenti. Mol Nyrt, gruppo di raffinazione e distribuzione ungherese, ha fatto sapere che le consegne sono ripartite per la Slovacchia e che oggi (11 agosto) l’oleodotto ungherese tornerà a essere pieno. Un ritorno alla normalità che conferma l’ottimismo mostrato a Budapest dopo le interruzioni. Il portavoce di governo, Zoltan Kovacs, aveva fatto sapere che lo stop al pompaggio era da attribuire a meri “problemi tecnici”.
⚠️The shutdown of the Druzhba oil pipeline is reportedly caused by a technical issue. The HU side is also working to intervene in order to resolve the situation and resume deliveries as soon as possible. Domestic supplies are guaranteed for several weeks from the available stocks
— Zoltan Kovacs (@zoltanspox) August 9, 2022
La situazione però non sembra essere completamente ristabilita. Se da una parta Transneft riprende a pompare greggio, dall’altra parte le forniture di greggio dalla Russia riguardano Slovacchia e Ungheria, ma non riprenderanno per il momento verso la Repubblica ceca. Il Paese dell’Europa centrale non ha risolto il contenzioso legato alle modalità di pagamento, e quindi per il momento resterà senza rifornimenti dalla Russia. Spetta dunque al governo di Praga trovare il modo di superare l’impasse. Intanto l’UE tira un sospiro di sollievo per lo scampato pericolo di uno taglio delle forniture di petrolio russo.