- L'Europa come non l'avete mai letta -
venerdì, 17 Ottobre 2025
No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
Eunews
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Digital
  • Green
  • Agricoltura
  • Altre sezioni
    • Agenda europea
    • Cultura
    • Sport
    • Postcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
  • Eventi
  • Newsletter
  • Invasione russa in Ucraina
  • Europee 2024
  • Fit for 55
  • Energia
  • Hge
  • Agrifood
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Digital
  • Green
  • Agricoltura
  • Altre sezioni
    • Agenda europea
    • Cultura
    • Sport
    • Postcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
No Result
View All Result
Eunews
No Result
View All Result

Home » Editoriali » Il Pnrr non si tocca? Meglio di no, ma c’è uno spazio nuovo, grande, ancora tutto da scrivere

Il Pnrr non si tocca? Meglio di no, ma c’è uno spazio nuovo, grande, ancora tutto da scrivere

Lorenzo Robustelli</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/@LRobustelli" target="_blank">@LRobustelli</a> di Lorenzo Robustelli @LRobustelli
19 Agosto 2022
in Editoriali
Pnrr Italia

Attenti a toccare il Pnrr. Lo strumento europeo inteso per fare arrivare fondi per 200 miliardi all’Italia (e, in misura molto minore, agli altri Paesi Ue) per sostenere il rilancio dell’economia e la modernizzazione del Paese è potente, può essere decisivo, ma è anche estremamente delicato da maneggiare. Ma uno spazio, importante, offerto proprio da Bruxelles esiste, anche se in Italia non se ne parla.

Dopo lunghe e complicate trattative, il Piano per l’Italia è stato messo a punto, e le sue prime scadenze, sotto la guida del governo di Mario Draghi, sono state rispettate ed anche i primi soldi sono arrivati. Ma è solo l’inizio, il grosso deve ancora venire e il patto perchè arrivi è il rispetto degli impegni presi. Ogni sei mesi la Commissione controlla quel che si è fatto e come lo si è fatto. Se qualcosa di importante non va ecco che saltano i finanziamenti.

Il Pnrr d’altra parte non è un taboo intoccabile, di fronte a mutate condizioni (ma devono esserci davvero grandi novità nel quadro generale rispetto a quanto concordato solo pochi mesi fa) è possibile discutere qualche riallineamento, ma ad oggi, dopo che anche la guerra russa in Ucraina è stata presa in considerazione, dopo che i governi sono stati invitati a presentare un aggiornamento del Piano per quanto riguarda le infrastrutture di produzione e trasporto dell’energia, per rendersi il più indipendenti possibili dalle forniture di Mosca, a Bruxelles si ritiene non vi sia necessità di rimettere in discussione le decisioni prese.

E qui, proprio qui, nel settore della Transizione ecologica, che occupa ben il 37 per cento del valore del Piano che il prossimo governo, nel progetto RepoweEu, ha spazi grandi per intervenire. Ma non si tratta di “rinegoziare” il Pnrr, si tratta proprio di riempire un nuovo capitolo, che in origine non c’era. Dunque un approccio positivo, costruttivo e non “rivendicativo” sarebbe quello giusto, quello che i partner si attendono e che i maggiori frutti potrebbe portare.

Per il resto del Piano fonti Ue confermano che gli Stati membri “dovrebbero attuare in via prioritaria i Piani di ripresa e resilienza approvati dal Consiglio nelle relative decisioni di attuazione”, con inclusi “obiettivi e tappe con tempistiche chiare, anche per quanto riguarda le riforme trasformative incluse in ciascun Piano”. A proposito del Pnrr italiano, “le raccomandazioni, così come le riforme e gli investimenti inclusi, rimangono valide”, sottolineano le fonti, che evidenziano il fatto che il Piano comprende “un’ampia serie di riforme e investimenti che si rafforzano a vicenda” e che contribuiscono ad “affrontare efficacemente un sottoinsieme significativo delle sfide economiche e sociali delineate nelle raccomandazioni specifiche rivolte all’Italia dal Consiglio nell’ambito del semestre europeo nel 2019 e nel 2020”.

Insomma, a voler imporre un tavolo per discutere modifiche sostanziali, o comunque importanti, si rischia lo scontro con la Commissione e con gli altri partner, che potrebbe portare anche alla perdita di una ventina di miliardi che sono attesi con la prossima verifica di fine anno, un tempo troppo stretto perché un governo riesca a mettere a punto delle modifiche e che queste siano approvate da esecutivo Ue e governi partner.

Questo editoriale è stato già pubblicato il 18 agosto sul sito dell’agenzia GEA, anch’essa, come Eunews, parte del gruppo Withub.

Tags: elezioni italia 2022PNRR

Eunews Newsletter

Ti potrebbe piacere anche

[foto: imagoeconomica]
Economia

Meno crescita e più debito, l’Ue mette l’Italia sotto i riflettori e chiede riforme

15 Novembre 2024
raffaele fitto audizioni
Politica

Fitto promette all’Eurocamera puntualità sulle scadenze del Pnrr: “No a pagamenti dopo il 2026”

23 Ottobre 2024
Economia

I fondi Ue rischiano di essere usati due volte per lo stesso progetto, Italia esempio di attenzione

21 Ottobre 2024
[foto: imagoeconomica]
Economia

Pnrr, l’Ue promuove l’Italia su riforme e investimenti fatti fin qui

10 Ottobre 2024
Green Economy

Corte dei conti Ue: “Recovery fund meno ‘green’ di quanto dichiarato”

11 Settembre 2024
[foto: imagoeconomica]
Economia

Pnrr, ‘l’aiuto’ della Bce all’Italia: “Fare bene più che fare in fretta”

22 Agosto 2024
Made with Flourish

Il Rapporto Draghi in italiano

di Redazione eunewsit
9 Settembre 2024
CondividiTweetCondividiSendCondividiSend

Secondo articolo

di IT Withub
20 Dicembre 2024

Riassunto secondo articolo

Banane brandizzate Chiquita. Credit:   Justin Tallis / AFP

Quello che capita

di Redazione eunewsit
16 Dicembre 2024

kjashasaskdlasmnc ddddddddd

Credit: Tiziana FABI / AFP

Prova Programma 2

di Redazione eunewsit
12 Dicembre 2024

vfdvddfvdfvdvd

Borrell

Prova programma

di Redazione eunewsit
12 Dicembre 2024

cdfjlkdsjlkfjlfjkldfs

  • Chi siamo
  • Eventi
  • Contatti
  • L’Editoriale
  • 7 racconti di Diego Marani
  • Privacy Policy
  • Cookie policy

Eunews è una testata giornalistica registrata - Registro Stampa del Tribunale di Torino n° 27

Copyright © 2023 - WITHUB S.p.a., Via Rubens 19 - 20148 Milano
Partita IVA: 10067080969 - Numero di registrazione al ROC n.30628
Capitale sociale interamente versato 50.000,00€

No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Digital
  • Green Economy
  • Agricoltura
  • Agenda europea
  • Cultura
  • Sport
  • Editoriali
  • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata

No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Digital
  • Green Economy
  • Agricoltura
  • Agenda europea
  • Cultura
  • Sport
  • Editoriali
  • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata

This site is registered on wpml.org as a development site. Switch to a production site key to remove this banner.

Attenzione