Bruxelles – Ora c’è la data e i tempi si stringono per trovare una risposta concertata a livello europeo all’aumento dei prezzi dell’energia. Dopo le indiscrezioni della settimana scorsa, la presidenza di turno ceca del Consiglio dell’Ue ha annunciato che il vertice straordinario dei ministri dell’Energia si terrà a Bruxelles il prossimo 9 settembre. I Ventisette torneranno a incontrarsi a un mese e mezzo dall’ultimo Consiglio Energia, in cui era stato trovato l’accordo sul taglio volontario dei consumi di gas del 15 per cento (con eccezioni). La prossima settimana si dovrà invece tentare di “risolvere il problema del mercato dell’energia”, ha spiegato il ministro ceco dell’Industria e del commercio, Jozef Síkela, al momento dell’annuncio della data della riunione, sottolineando con forza che “la soluzione a livello europeo è di gran lunga la migliore che abbiamo“.
A questo punto si attende solo una proposta della Commissione europea sulle misure da introdurre per affrontare l’aumento dei prezzi dell’energia (gas ed elettricità), ma sui tempi non si sa ancora nulla. La presidente dell’esecutivo comunitario, Ursula von der Leyen, nel suo intervento di oggi (lunedì 29 agosto) al Bled Strategic Forum ha parlato anche di “un intervento d’emergenza” (oltre alla riforma strutturale del mercato dell’elettricità, con il possibile disaccoppiamento dei prezzi) e di più non è dato sapere. Quello che invece è noto da giorni è che mercoledì 7 settembre si terrà a Bruxelles un incontro a livello tecnico sulle possibili misure – tra cui l’introduzione di un tetto al prezzo del gas importato (price cap) – a cui parteciperà anche una task force italiana. Secondo quanto si apprende dalla Commissione, procede “con urgenza” il lavoro di studio sulla fattibilità del tetto temporaneo al prezzo del gas, all’interno della cornice G7. L’esecutivo comunitario ha ricevuto il mandato politico dai leader dell’Ue per “esplorare tutte le misure possibili per affrontare l’urgenza dei prezzi alti”, compresa l’introduzione del price cap sul gas importato. Ma dovrà esserci l’accordo con i partner internazionali per non rendere la misura svantaggiosa per gli Stati membri.
Il primo ministro della Repubblica Ceca e presidente di turno del Consiglio dell’Ue, Petr Fiala, ha ribadito nel corso di un colloquio telefonico con von der Leyen che “i prezzi elevati dell’energia sono un problema europeo che dobbiamo affrontare a livello europeo“. In vista del Consiglio straordinario Energia del 9 settembre, “vogliamo trovare un modo per aiutare i cittadini e le imprese che possa essere concordato con gli altri leader europei”, ha spiegato il premier ceco. Oltre al rincaro dei prezzi già in atto, Praga e Bruxelles dovranno monitorare nei prossimi giorni anche le ricadute sul mercato energetico Ue del nuovo stop ai flussi di gas attraverso il gasdotto Nord Stream (tra il 31 agosto e il 2 settembre), annunciato dal colosso energetico russo Gazprom. Nord Stream è la principale infrastruttura per il trasporto del gas russo in Europa, che collega i giacimenti siberiani direttamente alla Germania settentrionale attraversando il Mar Baltico e a capacità massima può trasportare fino a 55 miliardi di metri cubi di gas verso il continente.