Bruxelles – Con l’ufficializzazione delle liste dei candidati dei partiti alle elezioni del 25 settembre, anche per gli italiani residenti all’estero si fa chiaro lo scenario del voto, tra alleanze e candidati che si contendono i 12 seggi (8 alla Camera e 4 al Senato) in palio nelle quattro ripartizioni della circoscrizione Estero. Anche il sistema elettorale presenta significative peculiarità rispetto a quello con cui voteranno i residenti in Italia, secondo quanto previsto dalla legge elettorale n. 165 del 3 novembre 2017, meglio conosciuta come Rosatellum (qui tutte le informazioni utili su chi ha diritto al voto per corrispondenza e sulle modalità di svolgimento).
A Bruxelles i fari sono accesi sui candidati che si contendono i quattro posti al Parlamento italiano garantiti dalla ripartizione più grande della circoscrizione Estero, ovvero quella Europa. Quasi 3,2 milioni di cittadini (su un totale di 5,8 in tutto il mondo) si esprimeranno per eleggere 3 deputati e 1 senatore. Sulla scheda che gli elettori si vedranno recapitare a casa – e che dovrà essere riconsegnata al più tardi il 22 settembre al proprio Consolato di riferimento nella busta pre-affrancata – saranno presenti 8 liste. Partito Democratico, Alleanza Verdi e Sinistra e +Europa – che sul territorio nazionale si presentano in un’unica coalizione – nella circoscrizione Estero si presentano ciascuno con i propri candidati alla Camera (per tentare di massimizzare il numero di eletti), mentre al Senato né Verdi-Sinistra Italiana né +Europa presenteranno propri candidati, per non frammentare il fronte anti-destra. In un’unica lista, invece, la coalizione di destra Fratelli d’Italia-Lega-Forza Italia, mentre corrono da soli il terzo polo di Azione-Italia Viva, il Movimento 5 Stelle, il Movimento delle Libertà e la lista Impegno Civico – Luigi Di Maio – Centro Democratico che fa capo all’ex-ministro degli Esteri.
A differenza del sistema misto proporzionale/maggioritario in vigore sul territorio nazionale, il Rosatellum prevede solo la modalità proporzionale per la circoscrizione Estero: saranno eletti tanti candidati quanti più voti prende una lista, in proporzione alla quota di rappresentanza espressa dall’elettorato. A questo si aggiunge il fatto che – diversamente rispetto a quanto previsto dalla quota proporzionale in Italia – sono ammesse le preferenze, con vincolo di genere (non si possono scegliere due candidati dello stesso sesso): sulle schede – grigia per il Senato, azzurra per la Camera – gli elettori troveranno un elenco di nomi per ciascuna lista, tra cui potranno indicare fino a due candidati preferiti per la Camera (della stessa lista) e solo uno per il Senato. L’ordine di lista conta praticamente solo per una questione di impatto visivo, perché al momento del conteggio dei voti si andranno a considerare – in relazione al numero di seggi conquistati da ciascuna lista – i candidati che hanno ottenuto più preferenze. Nel caso venga contrassegnato esclusivamente il simbolo della lista, senza alcuna preferenza, il voto espresso concorrerà solo alla determinazione del numero di seggi da attribuire alla lista indicata.
Per quanto riguarda le soglie di sbarramento, la questione è del tutto irrilevante nella circoscrizione Estero in questa tornata di elezioni a causa del basso numero di seggi in palio in ogni ripartizione. Al Senato l’elezione di un solo membro rende il sistema di fatto un maggioritario, essendo eletto il candidato con il maggior numero di preferenze. Alla Camera dei Deputati il meccanismo di distribuzione proporzionale dei seggi avviene secondo il metodo Hare-Niemeyer, o dei resti più alti: con 3 seggi in palio, se ne conquista uno ogni 33,3 per cento dei voti ottenuti (il totale diviso tre), mentre quelli non distribuiti sono assegnati al partito che ha più voti ‘rimasti’. Per esempio, si può considerare il caso in cui il partito A ottiene il 40 per cento dei voti, il partito B il 35, il partito C il 15 e il partito D il 10. Due seggi andranno al partito A e al partito B, avendo ottenuto entrambi più del 33,3 per cento dei voti. Per l’attribuzione del terzo seggio, ogni partito sotto la quota del 33,3 per cento concorrerà con la propria percentuale, mentre il partito A e il partito B rispettivamente con il 6,7 e l’1,7, ovvero i ‘resti’ della distribuzione precedente (40 meno 3,3 e 35 meno 3,3): in questo modo il partito C, con il 15 per cento, conquisterà il terzo seggio e il partito D nessuno. Ecco perché in Europa la partita più interessante si giocherà proprio sull’attribuzione del terzo seggio: le due liste maggiori – Pd e coalizione di destra – proveranno a fare bottino (quasi) pieno con su due candidati eletti su tre, mentre le liste minori si sfideranno per conquistare un voto in più delle altre, che garantisca la rappresentanza in Parlamento.
Qui i nomi di tutti i candidati della ripartizione Europa per ciascuna delle liste che si presentano in circoscrizione Estero alle elezioni parlamentari del 25 settembre 2022:
Movimento 5 Stelle
Senato: Andrea Bardin; Stefano Balbi
Camera dei Deputati: Marcello Pilato; Diego Renzi; Piergiuseppe Pusceddu; Federica Onori; Salvatore La Barbera; Simone Ciliani
Alleanza Verdi e Sinistra
Senato: nessun candidato
Camera dei Deputati: Benedetta Scuderi; David Checchi; Elisa Fiorucci; Mattia Lento; Elisa Siragusa; Francesco Muscau
Movimento delle Libertà
Senato: Alessandra Agostini; Ester Barone
Camera dei Deputati: Massimo Romagnoli; Giuseppe Volpe; Giuseppe Crocamo; Susana Lujan Crea; Maria Teresa Riggi; Francesca Meli
+Europa
Senato: nessun candidato
Camera dei Deputati: Benedetta Dentamaro; Maria Jesús De la Grana Gonzàlez; Angelo Di Pietro; Antonino Barbera Mazzola; Maurizio D’Ercoli
Impegno Civico – Luigi Di Maio – Centro Democratico
Senato: Americo Calandra
Camera dei Deputati: Franco Cicchetti; Chiara Maria Gemma; Daniela Rondinelli
Azione-Italia Viva
Senato: Golam Maula Tipu; Angelo Renzetti
Camera dei Deputati: Massimo Ungaro; Laura Garavini; Tatiana Gaudimonte; Barbara Gallino; Giovanni Pacialeo; Emanuela Rossini
Partito Democratico
Senato: Andrea Crisanti; Michele Schiavone
Camera dei Deputati: Toni Ricciardi; Laura Albanese; Mariza Antonietta Giuditta Bafile; Nadia Buttini; Salvatore Mineo; Federico Quadrelli
Fratelli d’Italia-Lega-Forza Italia
Senato: Luigi Billè; Alessandro Zehentner
Camera dei Deputati: Giuseppe Arnone; Simone Billi; Antonio Cenini; Elia Rossi; Giuseppe Stabile; Stefano Giuseppe Ticozzelli