Bruxelles – Nove nuovi nomi, che sostituiscono i nove eurodeputati eletti alla Camera o al Senato italiano. Una minima ripresa per il Movimento 5 Stelle e il Partito Democratico che limita i danni. A un mese e mezzo dalle elezioni parlamentari che hanno sancito la vittoria della destra a trazione Fratelli d’Italia, anche per le delegazioni italiane al Parlamento Europeo è tempo di rinnovamento, più che altro per il gran numero di eurodeputate ed eurodeputati che si sono candidati (13 in tutto, quasi un quinto dell’intera rappresentanza italiana all’Eurocamera) ed eletti a Roma.
L’ufficializzazione dei nuovi membri del Parlamento Europeo è arrivata oggi (mercoledì 9 novembre) nel corso della mini-sessione plenaria a Bruxelles, quando la presidente Roberta Metsola ha letto i nomi di quelli che diventano per la prima volta o tornano a essere eurodeputati: Alessandra Mussolini, Lara Comi, Elisabetta De Blasis, Matteo Gazzini, Paola Ghidoni, Maria Angela Danzì, Achille Variati, Denis Nesci (manca all’appello solo Beatrice Covassi, poiché la delegazione Pd non ha ancora formalizzato la sua adesione). “Accolgo con piacere i nuovi colleghi, che potranno prendere posto al Parlamento Europeo”, ha precisato Metsola.
Chi sono e a che partiti appartengono i nuovi eurodeputati
A tre anni e mezzo dalle ultime elezioni per il rinnovo dell’Eurocamera, si notano alcune differenze – anche sostanziali – nella composizione delle delegazioni italiane. La Lega (del gruppo di Identità e Democrazia), primo partito nel 2019, è passato da 28 a 25 eurodeputati, reintegrando un membro dopo alle elezioni del 25 settembre: Paola Ghidoni (commercialista padovana) ha preso il posto di Mara Bizzotto, Matteo Gazzini (imprenditore bolzanino ed ex-coordinatore del Carroccio negli Stati Uniti, al centro delle polemiche due anni fa per alcuni commenti controversi sul razzismo) di Marco Dreosto ed Elisabetta De Blasis (ex-consigliera comunale a L’Aquila) di Andrea Caroppo. Proprio su questi ultimi due nomi si è giocata la partita-chiave tra Lega e Forza Italia: nel 2019 Caroppo era stato eletto tra le fila leghiste (per poi passare nel 2021 nel partito di Berlusconi) e perciò il suo sostituto è spettato alla Lega. Tuttavia, la seconda degli esclusi del Carroccio tre anni fa nella circoscrizione Italia Meridionale (Vincenzo Sofo, poi passato a Fratelli d’Italia, era subentrato al posto del capolista, Matteo Salvini) era fuoriuscita anche lei dalla Lega – facendo per qualche anno ritorno a Forza Italia – ma ha poi confermato il suo ingresso nella più numerosa delegazione italiana a Bruxelles.
A proposito di Forza Italia, nonostante il passo indietro sul membro ‘integrato’ lo scorso anno, la delegazione appartenente al gruppo del Partito Popolare Europeo è passata in questi tre anni e mezzo da 7 a 10 eurodeputati (compreso Herbert Dorfmann, del Südtiroler Volkspartei). Dal 2 novembre il posto del neo-ministro degli Esteri, Antonio Tajani, è occupato da Alessandra Mussolini (già eurodeputata tra il 2004 e il 2008 e tra il 2014 e il 2019) mentre quello del leader del partito, Silvio Berlusconi, da Lara Comi (attualmente a processo a Milano per corruzione e finanziamento illecito nell’inchiesta ‘Mensa dei Poveri’ e indagata per truffa ai danni del Parlamento Europeo).
Anche la delegazione di Fratelli d’Italia nel gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei è in crescita rispetto al 2019, da 5 a 8 eurodeputati. Nessuna novità dalle elezioni del 25 settembre, se non il subentro di Denis Nesci (commissario del partito a Reggio Calabria) al posto del neo-ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto.
Il Partito Democratico viaggia invece sulle montagne russe. La delegazione italiana del gruppo dell’Alleanza dei Socialisti e Democratici è passata da 19 a 17 eurodeputati, ma dagli avvicendamenti del post-elezioni avrebbe potuto aumentare il numero a 18: grazie all’elezione del leader di Azione, Carlo Calenda (fuoriuscito lo scorso anno dalla delegazione dem), al suo posto è arrivato l’ex-sindaco di Vicenza, Achille Variati. Ma proprio oggi Giuseppe Ferrandino ha ufficializzato il suo passaggio tra le fila di Renew Europe, riportando il numero della delegazione Pd a 17. Ancora non è confermato invece il nome di Beatrice Covassi, ministra-consigliera presso il Servizio europeo per l’azione esterna (Seae) nella delegazione presso il Regno Unito ed ex-capa della rappresentanza della Commissione Ue in Italia, al posto di Simona Bonafè. Fonti dem riferiscono a Eunews che “la procedura sarà più lunga“, ma che non sembrano esserci ripensamenti da parte dell’assessora all’Istruzione della Regione Toscana, Alessandra Nardini (quarta tra gli esclusi nella circoscrizione Italia Centrale, con i tre prima di lei già subentrati).
Il Movimento 5 Stelle è stato l’unico tra i partiti italiani rappresentati al Parlamento Ue che non ha schierato eurodeputati nelle proprie liste di candidati alle politiche del 25 settembre, ed è riuscito così a fermare lo stillicidio di membri della delegazione che da 14 è passata a 6 in tre anni e mezzo. Grazie all’elezione dell’ex-M5S e oggi co-portavoce di Europa Verde, Eleonora Evi, il partito è riuscito a integrare una nuova eurodeputata, l’ex-membro della Direzione comando e controllo del dipartimento Protezione Civile sisma Centro-Italia, Maria Angela Danzì. Oltre al Movimento 5 Stelle, tra i non-iscritti a nessun gruppo ci sono anche altri 4 eurodeputati indipendenti (l’ex-grillino Dino Giarrusso, le ex-M5S Chiara Gemma e Daniela Rondinelli di Impegno Civico e l’ex-leghista Francesca Donato).
Una perdita di peso quella di Evi per la delegazione italiana del gruppo dei Verdi/Ale, che dopo tre anni e mezzo di legislatura conta ora 3 eurodeputati, tutti indipendenti e tutti ex-M5S: Rosa D’Amato, Ignazio Corrao e Piernicola Pedicini. Anche nella delegazione di Azione-Italia Viva i membri sono 3, grazie al nuovo ingresso di Ferrandino, che ha compensato la perdita del leader di Azione Calenda. Oltre all’ex-Pd ci sono anche il capo-delegazione Nicola Danti e l’indipendente Marco Zullo.