Bruxelles – Si frammenta il dominio politico decennale del Raggruppamento Democratico su Cipro con i risultati delle ultime elezioni presidenziali. Il candidato centrista Nikos Christodoulides, dopo aver spaccato il partito di provenienza al governo con la decisione di candidarsi, ha superato di misura al ballottaggio l’avversario sostenuto dalla sinistra di matrice comunista, Andreas Mavroyiannis, con il 51,9 per cento dei voti e il prossimo primo marzo entrerà in carica come ottavo capo di Stato (e di governo) della Repubblica di Cipro.
Christodoulides è stato eletto in una tornata elettorale in cui è stata evidenziata una spaccatura dell’elettorato conservatore, e per alcuni aspetti storica: per la prima volta da quando è stato fondato nel 1976, il Raggruppamento Democratico (Disy) non è arrivato nemmeno al ballottaggio. L’ex-ministro degli Esteri della Repubblica di Cipro è stato uno dei più stretti collaboratori dell’ex-presidente in carica dal 2013, Nikos Anastasiadīs, ma negli ultimi mesi ha rotto con il partito di provenienza, ponendosi come alternativa al candidato – e leader – dei conservatori, Averof Neofytou, alle elezioni presidenziali. Dopo aver diviso il voto della destra, Christodoulides ha avuto la meglio con il 32 per cento delle preferenze (rispetto al 26,1 di Neofytou) al primo turno di voto lo scorso 5 febbraio.
Al secondo turno la sfida contro la sinistra guidata dal Partito Progressista dei Lavoratori (Akel), riunita attorno alla figura dell’ex-rappresentante permanente di Cipro presso le Nazioni Unite, ha compattato buona parte dell’elettorato conservatore a sostegno del candidato sostenuto dai centristi del Partito Democratico e dal Movimento dei Socialdemocratici. Al ballottaggio di ieri (12 febbraio) Christodoulides ha avuto la meglio su Mavroyiannis, che per soli 3,8 punti percentuali non ha riportato Akel alla guida del Paese dopo 10 anni di opposizione. Mentre il Raggruppamento Democratico a Bruxelles è membro del Partito Popolare Europeo, ancora non è chiara la collocazione politica del nuovo presidente della Repubblica di Cipro.
Ciò che invece è chiaro è la volontà di collaborazione di Christodoulides con la sua precedente famiglia politica: “Contatterò coloro che mi hanno sostenuto e coloro che non lo hanno fatto, in modo da poter lavorare collettivamente”, ha assicurato il neo-presidente, escludendo tentativi di sobillare una scissione all’interno del partito conservatore (il cui leader Neofytou ha garantito un “comportamento responsabile per il Paese”). Tutto ciò è necessario per affrontare una serie di sfide per il Paese membro Ue, dalle conseguenze della guerra russa alla migrazione, dagli scandali di corruzione ai tentativi di riunificazione dell’isola, che lo stesso Christodoulides ha definito la sua “priorità assoluta”.
L’isola di Cipro è divisa in due dal 1974, quando la parte settentrionale è stata invasa dall’esercito turco in risposta al tentativo di colpo di Stato per unire l’isola alla Grecia. L’autoproclamata Repubblica Turca di Cipro del Nord è riconosciuta solo da Ankara, mentre la Repubblica di Cipro è uno Stato membro dell’Unione Europea e riconosciuto a livello internazionale come unica autorità sovrana sull’intera isola. Bruxelles è impegnata a trovare una soluzione nell’area del Mediterraneo orientale, ma al momento tutti i tentativi di compromesso (l’ultimo nel 2017) tra il nord turco-cipriota e il sud greco-cipriota sono falliti. L’elezione nel 2020 di Ersin Tatar come presidente della Repubblica Turca di Cipro del Nord ha inasprito i rapporti: il leader del National Unity Party è contrario alla riunificazione dell’isola ed è sostenitore della soluzione a due Stati, ovvero la formalizzazione della divisione di Cipro in due entità statuali.
Il saluto di Bruxelles al nuovo presidente di Cipro
Dai vertici delle istituzioni Ue sono arrivate immediatamente le congratulazioni all’ottavo presidente della Repubblica di Cipro, a partire dalla leader della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, che ha assicurato di non vedere l’ora di lavorare insieme con il numero uno cipriota. L’alto rappresentante per gli Affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell, ha ricordato esplicitamente la necessità di “lavorare insieme su dossier importanti” per Bruxelles e Nicosia, “aprendo la strada verso una soluzione della questione cipriota“.
Dear Nikos @Christodulides, congratulations on your election as president of Cyprus !
Looking forward to continue working together on important files for the EU and for the people of Cyprus, paving the way towards a solution of the Cyprus issue.
— Josep Borrell Fontelles (@JosepBorrellF) February 12, 2023
Prima dell’invito del presidente del Consiglio Ue, Charles Michel, per una visita di Christodoulides a Bruxelles prossimamente (prima del prossimo vertice dei leader Ue, in programma il 23-24 marzo), è arrivata la chiamata di congratulazioni della numero uno del Parlamento Europeo, Roberta Metsola: “Dobbiamo lavorare insieme per affrontare le sfide che ci attendono. Pace e riunificazione, invasione dell’Ucraina da parte della Russia, migrazione, energia e competitività”, ha reso noti su Twitter i contenuti del confronto, sottolineando che “siamo migliori quando stiamo insieme”.
Congratulations dear Nikos @Christodulides
Looking forward to welcoming you soon in Brussels.
Συγχαρητήρια, αγαπητέ Νίκο @Christodulides
Ανυπομονώ να σε καλωσορίσω σύντομα στις Βρυξέλλες. pic.twitter.com/r5jIE9lJwm
— Charles Michel (@CharlesMichel) February 12, 2023