Bruxelles – Sanzioni alla Russia e sostegno all’Ucraina, rapporti con la Cina e corsa ai sussidi per l’industria verde. I leader delle sette maggiori economie al mondo sono arrivati a Hiroshima, in Giappone, alla vigilia del Vertice G7 che prenderà il via domani fino a domenica (19-21 maggio) e riunirà allo stesso tavolo i capi di stato e governo di Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti, oltre la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, a nome dell’Unione europea.
Seduti allo stesso tavolo per discutere di come inasprire il regime di sanzioni contro la Russia e dei rapporti delle economie occidentali con la Cina. A ospitare il Vertice dei leader, come presidente di turno, il primo ministro giapponese Fumio Kishida, che ha scelto di organizzare la riunione a Hiroshima, città simbolo della distruzione nucleare alla fine della seconda guerra mondiale nel 1945 e ora sede di numerosi monumenti alla pace. I leader si incontrano in Giappone dopo l’ultima riunione che si è tenuta a Schloss Elmau, in Baviera, in Germania, nel giugno 2022. La presidenza giapponese ha invitato a partecipare anche i leader di Australia, Brasile, Comore, Isole Cook, India, Indonesia, Repubblica di Corea e Vietnam a diverse sessioni di lavoro durante il vertice.
La guerra in Ucraina dominerà l’agenda della tre-giorni. I leader discuteranno del sostegno finanziario a Kiev anche oltre il 2023, ma anche di sostegno militare e anche formula di pace per l’Ucraina. Per Bruxelles il principio da rispettare – come ha sottolineato la presidente della Commissione europea in una conferenza stampa a inizio settimana – è quello del “niente sull’Ucraina senza l’Ucraina”. A significare che “non dobbiamo mai dimenticare che l’Ucraina è il paese che è stato brutalmente invaso. È quindi quello che dovrebbe stabilire i principi fondamentali per una pace giusta”, ha sintetizzato von der Leyen. Proprio il presidente Volodymyr Zelensky parteciperà al vertice in videoconferenza e, a quanto riferisce un diplomatico Ue alla vigilia del Vertice, i leader dovrebbero discutere della proposta del leader di Kiev di organizzare un vertice di pace sull’Ucraina per far avanzare il suo “piano di pace”. Le discussioni si concentreranno anche su come inasprire le sanzioni contro Mosca, ma soprattutto di come evitare che vengano aggirate.
Le discussioni sulle sanzioni nel quadro G7 prendono le mosse in un momento in cui la Commissione europea ha messo sul tavolo dei governi la proposta sull’undicesimo pacchetto di sanzioni contro Mosca per l’aggressione dell’Ucraina, su cui stanno lavorando gli ambasciatori dei Ventisette per il via libera definitivo. Sembra che per ora l’industria nucleare russa non sarà presa di mira nel nuovo pacchetto di misure restrittive “perché riteniamo che ci siano altri modi per raggiungere lo stesso obiettivo, gli Stati membri Ue si stanno muovendo per ridurre la nostra dipendenza energetica dalla Russia, quindi anche dal nucleare civile”, ha sottolineato la stessa fonte diplomatica, precisando che ci sarà un riferimento alla necessità di rendersi indipendente dal nucleare russo nella dichiarazione finale che adotteranno i leader delle sette più grandi economie al mondo. “L’industria nucleare russa non sarà formalmente nel nuovo pacchetto di sanzioni, ma sarà nella dichiarazione G7” in cui i leader sottolineeranno di voler proseguire il cammino “per essere indipendenti dal nucleare civile russo. Il concetto verrà espresso”, ha precisato la fonte.
Nucleare come i diamanti. Anche sui diamanti – che finora non sono stati presi di mira dalle sanzioni europee per le divisioni interne al blocco – potrebbero invece far parte di un nuovo impegno del G7 per inasprire le sanzioni contro Mosca. Il diplomatico si dice fiducioso su questo. Non solo Ucraina, a salire in cima all’agenda anche rapporti complicati dell’Occidente con la Cina su cui i leader delle sette economie dovranno cercare di restituire un’immagine di unità. Per l’Unione europea il principio chiave per definire i rapporti con Pechino è la riduzione del rischio, non il disaccoppiamento. “Cercheremo di cooperare con la Cina su questioni di interesse globale come il cambiamento climatico, ma è certo che siamo in competizione con la Cina e restiamo uniti come partner sulle principali sfide della politica estera e della sicurezza”, ha spiegato von der Leyen, secondo cui Bruxelles continuerà a chiedere alla Cina di astenersi dal sostenere la guerra della Russia.
Russia e Cina saranno i temi portanti. Ma priorità per Bruxelles è anche portare sul tavolo degli altri capi di Stato e governo il tema della transizione e in particolare degli incentivi alle industrie, dopo gli attriti degli ultimi mesi con gli Stati Uniti sull’Inflation Reduction Act, il piano da 370 miliardi di dollari in sussidi verdi che l’Ue teme possa svantaggiare le imprese europee. “L’obiettivo comune deve essere la creazione di capacità tecnologiche pulite. Ma non a spese l’uno dell’altro, altrimenti finirà in un gioco a somma zero”, ha sottolineato. “La richiesta è colossale, quindi i nostri incentivi dovrebbero rafforzarsi a vicenda, non competere. Le opportunità ci sono, senza dubbio. Anche questo sarà un grande argomento da discutere al G7”, ha chiosato von der Leyen.
Hiroshima sarà la prima riunione ufficiale del G7 anche per la premier Giorgia Meloni che in un tweet ha ricordato come l’Italia sia “una Nazione protagonista nello scenario internazionale e il nostro ruolo per affrontare le sfide presenti e future è fondamentale e imprescindibile: sarà un onore rappresentarla”. Meloni ha avuto modo di partecipare lo scorso novembre alla riunione del G20 di Bali, in Indonesia, ma quello che avverrà nei prossimi giorni sarà un esordio importante sulla scena internazionale, quello ristretto delle sette economie più importanti al mondo occidentale. In cui l’Italia deve cercare di non essere da meno.