- L'Europa come non l'avete mai letta -
martedì, 15 Luglio 2025
No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
Eunews
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Digital
  • Green
  • Agricoltura
  • Altre sezioni
    • Agenda europea
    • Cultura
    • Sport
    • Postcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
  • Eventi
  • Newsletter
  • Invasione russa in Ucraina
  • Europee 2024
  • Fit for 55
  • Energia
  • Hge
  • Agrifood
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Digital
  • Green
  • Agricoltura
  • Altre sezioni
    • Agenda europea
    • Cultura
    • Sport
    • Postcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
No Result
View All Result
Eunews
No Result
View All Result

Home » Politica » Migranti, Aula critica e divisa sulla proposta di nuovo patto

Migranti, Aula critica e divisa sulla proposta di nuovo patto

Ppe-Ecr-Id insieme su protezione frontiere esterne, Re-Verdi-Sinistra per meno muri e più gestione. Socialisti contrari all'idea di far pagare chi non prende. Sefcovic: "Vogliamo accordo entro fine mandato". Ma non appare semplice

Emanuele Bonini</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/emanuelebonini" target="_blank">emanuelebonini</a> di Emanuele Bonini emanuelebonini
14 Giugno 2023
in Politica
migranti barca

Bruxelles – La voglia di mettere ordine alla politica comune di gestione di flussi di migranti c’è, ma che si possa trovare un’intesa non è scontato. La proposta uscita dal Consiglio dell’Ue non sembra convincere l’Aula del Parlamento europeo, con gruppi divisi al proprio interno e dinamiche tipiche degli Stati membri che tendono a riproporsi anche nell’istituzione comunitaria che rappresentativa degli Stati non è, o almeno non dovrebbe. Eppure gli eletti in Polonia e Ungheria confermano l’intenzione di smontare il pacchetto chiuso, non senza difficoltà, dalla presidenza svedese di turno.

“La Polonia ha già accolto tanti rifugiati ucraini”, taglia corto Patryk Jaki, dei conservatori (Ecr). Un modo per ribadire una volta di più che Varsavia non intende piegarsi ai diktat europei di farsi carico di richiedenti asilo. Un messaggio espresso anche dall’europarlamentare di Fidesz, Kinga Gal, contraria all’idea di dover pagare 20mila euro per ogni migrante non preso in carico. “Chi si rifiuta di prendere migranti saranno puniti e obbligati a pagare. L’Ue non impara dai suoi errori”.

Voci critiche si levano anche dai banchi dei Verdi, ma per diversi motivi. Tineke Strik critica l’accordo raggiunto in Consiglio Ue. “I diritti umani non possono essere pagati”, dice a proposito dell’idea di far sborsare i 20mila euro per richiedente asilo. Per questo “dobbiamo rifiutare questo accordo tossico e assumerci finalmente la responsabilità”.

Stesse riserve si registrano tra i socialisti (S&D). “Il principio dei soldi per migranti è disgustoso” critica Elisabetta Gualmini (Pd), contraria anche agli sforzi sulla cosiddetta ‘dimensione esterna‘ della questione migratoria. “I rimpatri sono diventati un’ossessione, sembra che l’unica cosa che conti davvero siano i respingimenti”. Va all’attacco anche della Commissione e della sua presidente, Ursula von der Leyen, in missione a Tunisi per cercare un accordo sui flussi. “La Tunisia è uno Stato autoritario”. La presidente del gruppo, Iratxe Garcia Perez, invece punta il dito sul Ppe: “Basta alimentare un sentimento anti-migranti”.

Ma nei Popolari l’approccio sembra essere quello non tanto di una gestione di chi arriva, quanto di evitare gli arrivi. “Va protetta la dignità umana, il che vuol dire fermare il traffico illegale di esseri umani e proteggere le nostre frontiere esterne”, insiste Paulo Rangel, convinto che ci sia “la necessità di incoraggiare le persone a rimanere dove sono”. Se Tomas Tobe promette che come popolari “saremo costruttivi” nel dibattito, conferma che “la politica d’immigrazione che funziona” per il centro-destra europeo si traduce in “controllo delle frontiere esterne e meno migranti irregolari”.

Una visione che crea una saldatura con Conservatori e sovranisti, della stessa idea. Sia Nicola Procaccini (FdI/Ecr), sia Marco Zanni (Lega/Id) puntano su più controllo delle frontiere esterne, “meno partenze per più sicurezza dei nostri cittadini”.

Ragionamenti e interventi che provocano la levata di scudi di Verdi e Sinistra radicale. La green Terry Reintke censura quello che definisce “un dibattito tossico sull’immigrazione”. Non accetta la logica del “più muri, meno gente”. Come non la accetta il co-presidente de laSinistra. Martin Schirdewan vede “l’Unione europea che si comporta come Donald Trump”, un riferimento all’ex presidente degli Stati Uniti deciso a erigere un muro anti-migranti lungo il confine con il Messico.

Dal dibattito, animato, sembra emergere un’alleanza Verdi-Sinistra-Liberali per una diversa concezione della politica migratoria e di asilo. Il primo vicepresidente di Renew Europe, Malik Azmani, pronuncia un vero e proprio atto d’accusa nei confronti di buona parte dell’Aula. “Qualcuno crede che l’immigrazione sia una questione di numeri, un questione tra ‘noi e loro’, qualche deputato se ne preoccupa per far crescere i sondaggi”. Ma, enfatizza, “l’immigrazione riguarda le persone”. Come Ue “dobbiamo fornire sostegno”. E, chiarisce, “l’immigrazione è gestibile”. Un invito a trovare un accordo, a farsi carico di quanti arrivano.

Per questo la Commissione decide di accelerare e forzare la mano. C’è un punto di partenza che rappresenta un passo avanti su un dossier sempre delicato quanto divisivo. Maros Sefcovic, commissario per le relazioni inter-istituzionali, invita a “intensificare i negoziati”. E’ convinto che “gli Stati membri possono trovare un’ampia maggioranza qualificata” su un tema dove non è richiesta l’unanimità, aggirando così le resistenze di Polonia e Ungheria. “Vogliamo un accordo entro la fine del mandato”. Ma a giudicare dal dibattito in Aula, non è affatto scontato.

Tags: immigrazioneMaros Sefcovicmigrantiparlamento europeosessione plenariaUe

Eunews Newsletter

Ti potrebbe piacere anche

Ungheria Polonia
Politica

Polonia e Ungheria stanno cercando di sabotare l’accordo del Consiglio sui due file del Patto migrazione e asilo

13 Giugno 2023
Patto Migrazione e Asilo Migranti
Politica

L’intesa sul suono della sirena. Il Consiglio ha adottato la sua posizione su due file decisivi del Patto migrazione e asilo

8 Giugno 2023
migranti minori non accompagnati
Cronaca

A entrare in Europa ci sono anche (tanti) minori non accompagnati. E non sempre vengono tutelati

24 Maggio 2023
frontex mediterraneo
Politica Estera

È record di ingressi irregolari dal Mediterraneo centrale, già oltre 42 mila in quattro mesi. Calano le altre rotte

15 Maggio 2023
Made with Flourish

Il Rapporto Draghi in italiano

di Redazione eunewsit
9 Settembre 2024
CondividiTweetCondividiSendCondividiSend

Secondo articolo

di IT Withub
20 Dicembre 2024

Riassunto secondo articolo

Banane brandizzate Chiquita. Credit:   Justin Tallis / AFP

Quello che capita

di Redazione eunewsit
16 Dicembre 2024

kjashasaskdlasmnc ddddddddd

Credit: Tiziana FABI / AFP

Prova Programma 2

di Redazione eunewsit
12 Dicembre 2024

vfdvddfvdfvdvd

Borrell

Prova programma

di Redazione eunewsit
12 Dicembre 2024

cdfjlkdsjlkfjlfjkldfs

  • Chi siamo
  • Eventi
  • Contatti
  • L’Editoriale
  • 7 racconti di Diego Marani
  • Privacy Policy
  • Cookie policy

Eunews è una testata giornalistica registrata - Registro Stampa del Tribunale di Torino n° 27

Copyright © 2023 - WITHUB S.p.a., Via Rubens 19 - 20148 Milano
Partita IVA: 10067080969 - Numero di registrazione al ROC n.30628
Capitale sociale interamente versato 50.000,00€

No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Digital
  • Green Economy
  • Agricoltura
  • Agenda europea
  • Cultura
  • Sport
  • Editoriali
  • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata

No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Digital
  • Green Economy
  • Agricoltura
  • Agenda europea
  • Cultura
  • Sport
  • Editoriali
  • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata

This site is registered on wpml.org as a development site. Switch to a production site key to remove this banner.

Attenzione